giovedì 22 dicembre 2022

Vino (388): DEGUSTAZIONE PER GLI AUGURI DI NATALE 21.12.2022

In cinque amici all'Antico Caffè Franchin - Rovigo - con Moreno B. Pietro C. Michele S. Caterina Z. ci siamo scambiati gli Auguri di Natale 2022. L'occasione è stata subito colta per la degustazione di quattro vini fuoriclasse francesi che hanno accompagnato la piacevolissima serata. Abbinamenti cibo-vino particolarmente studiati hanno poi contribuito al clima di festa e di amicizia in una serata da ricordare. 

I vini degustati e gli abbinamenti. 



Champagne Premier Cru "L'Artiste" - David Leclapart - Sbocc: Maggio 2019

Giallo dorato con perlage fine e persistente. Puro e sorprendente nel frutto, con un bouquet caratterizzato da ricchi sentori che ricordano la menta, le spezie, le mandorle e i fiori schiacciati. Completano l’olfattiva eleganti richiami alla crema e ai lieviti. L’assaggio è risonante e radioso, performante in lunghezza ed espressivo nella finitura.
Abbinamento: Fantasia di sfoglie salate




Pouilly-Fumé "Buisson Renard" 2011 - Domaine Didier Dagueneau

Giallo paglierino luminoso, il naso si schiude su sentori netti di frutta esotica (frutto della passione) e agrumi delicati. L'assaggio è pieno ed equilibrato, con bocca tesa e bella trama minerale. Il finale è lungo, armonico e di grande finezza.
Abbinamento: Risotto di pesce dell'Adriatico




Hermitage Rouge "Marquise de la Tourette" 2014 - Delas Frères

Rosso rubino brillante e profondo, sprigiona al naso la solita serie di frutta rossa e spezie con decise sensazioni animali di pelle e cuoio. In bocca, potente, vellutato, dotato di una importante struttura tannica che lascia un segno preciso sul potenziale di invecchiamento; spezie dolci e mineralità definiscono il vino in una lunga persistenza. Un capolavoro annunciato!!
Abbinamento: Somarino alla Polesana con polenta




Sauternes 1er Cru 2010 - Château de Rayne Vigneau

Il colore giallo carico dorato e brillante ha indirizzato subito verso inusuali percorsi di morbidezza e persistenza preceduti al naso da una nota floreale di tiglio e frutta, sottile ed "amara di Botrytis", quasi zafferano. In bocca i recettori della freschezza sono entrati subito in funzione ad equilibrare una dolcezza non eccessiva di miele, frutta cotta, litchi che sommandosi hanno portato ad una lunghissima persistenza aggrumata.
Abbinamento: Formaggi erborinati: Queso Picon DOP - Bleu de Moncenis











mercoledì 14 dicembre 2022

Vino (387) : MARRANO ROSSO VENETO IGT 2013

Cantina: Società Agricola Vignalta S.S. - Arquà Petrarca - PD 
Denominazione : IGT Rosso Veneto
Uvaggio: Merlot – Cabernet 
Gradazione alcolica: 15,0 % Vol.




Questo celebre vino prodotto da Vignalta sui Colli Euganei, zona Arquà Petrarca, Baone e Cinto Euganeo, non neessita certo della mia scheda di degustazione, essendo celebre e celebrato da Tutti. Mi preme però far notare che la mia "scheda" sarà maggiormente orientata verso l'abbinamento, anche se due parole descrittive dovremo pur dirle!! 




Di colore rosso porpora intenso, quasi impenetrabile, ovviamente la consistenza risulta notevole, direi "bella"!! Un naso composito e varietale porta subito, pur con note vegetali, verso aromi fruttati di lamponi e ribes maturi ed evoluti anche se non mancano ovviamente i terziari con vaniglia gradevolmente espressa che vira su note di cocco e cioccolato al latte; i 4 anni in tonneaux di rovere francese si sentono tutti. In bocca si ritrovano nette le corrispondenze con il naso, con un attacco leggermente tannico comunque piacevole e ben equilibrato dalle morbidezze date dall'alcol. Ancora frutti di bosco anche con note di amarena in un finale estremamente persistente, sapido ed equilibrato.




Vino dei Colli Euganei, Menu tipico e gudurioso ovviamente dei Colli Euganei. In una trattoria di "riferimento", antipasto all'italiana con funghi ed olive caserecce, tagliatelle ai 4 condimenti e "l'insuperato" pollo fritto della casa. Un crescendo gustativo pari passo seguito dal vino, morbido al punto giusto per la partenza e di magica strutura, in abbinamento, con il composito condimento della pasta, per finire con "una vera simbiosi" con il pollo fritto (che, per me, più buono non ce n'è). Simbiosi si diceva intesa come concordanza fra morbidezza del vino e "dolce sapidità" del pollo magicamente impanato e fritto; non meno concordanti ovviamente anche le aromatiche persistenze vino-cibo. Basta, andate a provare!! 



26 Novembre 2022, Trattoria "Dal Biondo", Montegrotto Terme PD, con la famiglia.

domenica 27 novembre 2022

Vino (386) : DEGUSTAZIONE DI BAROLO 17.11.2022

Con i Senzagiacca GV all'Osteria ai Trani - Rovigo - 17 Novembre 2022 - 
Presenti con me: Giorgio B. Moreno B. Pietro C. Guido C. Paolo C. Michele S. Manuel Z. Marco T.


I Senzagiacca GV..... del Barolo!!

Parlare di Barolo vuol di parlare di Nebbiolo, Originaria del Piemonte, è un'uva piuttosto “bizzarra” - “esigente" in condizioni ambientali e climatiche. Ricca di Polifenoli e di grande Acidità genera vini estremamente Longevi!!




Per le sue "esigenze" anche in Piemonte la sua coltivazione è piuttosto limitata, è di tarda maturazione, viene nel miglior modo su colline con esposizione a sud o sud-ovest, classiche della ZONA DEL BAROLO!!

Il Nebbiolo è alla base di n. 7 DOCG: Barbaresco - 
Gattinara - Ghemme - Roero - Sforzato di Valtellina o Sfursat di Valtellina - Valtellina superiore e di un grande numero di DOC.





..... un pò di storia

- Prime notizie 1268, Castello di Rivoli ( Nebbiolo) 
- Nel medioevo i primi vini prodotti
- Il vino secco così come lo conosciamo oggi, inizia ai primi del 1800 …… prima? 
Barolo ….. vino dolce !?! - causato dalla presenza di zuccheri residui che per effetto tarda maturazione e della bassa temperatura di quei luoghi non riuscivano a essere completamente fermentati - erano molto più consumati i vini francesi.

Lo sviluppo del Barolo si deve essenzialmente a Giulia Vittorina Colbert de Maulévrier - nata il 26 giugno 1786 nel castello di Maulévrier in Vandea, Francia. Nel 1806 sposa a Parigi il marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo, divenendo così la celebre Marchesa Falletti di Barolo 

….. lieviti specifici per eliminare gli zuccheri

Enologo Louis Oudart originario della zone dello Champagne (Vallèe de la Marne) Grossi contributi nel migliorare la qualità da parte di Cavour e di Carlo Alberto.




La classificazione dei vigneti e delle sottozone di Barolo fu condotta da Renato Ratti, che negli anni 1980 - dopo studi e ricerche storiche - giunse alla creazione di una mappa dei cru. Comuni principali: Barolo, Castiglione Falletto, La Morra, Serralunga d'Alba e Monforte d'Alba.

Gli stili del Barolo: Lotta sempre aperta

TRADIZIONALISTI che ritengono opportuno adottare lunghi periodi di macerazione e lunghi periodi di maturazione in botte grande;

MODERNISTI che sono invece a favore di macerazioni più brevi e maturazioni di breve periodo in barrique.

Barolo esce sempre e comunque vincitore con vini capaci di confermare le ragioni e l'eccellenza dell'una e dell'altra parte.



Noi abbiamo degustato entrambe le proposte produttive. 





LA DEGUSTAZIONE






(1) - Barolo DOCG "Rocche dell'Annunziata" 2018 - Renato Ratti - (Affina in barriques e poi in botti di rovere)
Colore rosso granato, decisamente consistente. Un naso piacevole, intenso, accattivante. Nette le sensazioni fruttate e floreali; frutti rossi e rosa la fanno da padroni, senza però coprire un finale, per diluizione, di liquirizia ed humus. Lunga la persistenza al palato dove emerge la grande struttura del vino fra note speziate e minerali.        

(2) - Barolo DOCG "Serra" 2017 - Giovanni Rosso - (Affinamento in botte grande)
Di un bel rosso rubino si presenta consistente con lacrime lente e sufficientemente fitte. Un naso "importante", direi ampio, con riconoscibili note di cuoio e scatola di sigari. Non manca il fruttato con ciliegie in confettura, mirtili e more in senzazione evoluta. Un sorso importante pieno, strutturato persistente dove si ritrovano le senazioni fruttate sommate a morbidi tannini, primi sentori del tempo che passa ....

(3) - Barolo Monprivato DOCG 2016 - Sordo - (Invecchiamento di due anni trascorso in grandi botti di rovere di Slavonia)
Rubino, tendente al granato, consistente. Al naso spezie dolci e legno di liquirizia in un complesso fruttato evoluto. Non mancano lievi sentori balsamici e di ginepro. In bocca ancora fresco con morbidi tannini, ma presenti. Retrogusto persistente di frutta nera evoluta e mineralità percettibile.

(4) - Barolo Sarmassa DOCG 2015 - Marchesi di Barolo - (Matura due anni, parte in botti di rovere di Slavonia e parte in barrique di rovere francese)
Ancora rosso granato intenso e ben definito alla vista, ottima consistenza. Prugne, ciliegie, frutti di bosco, immediatamente al naso, poi spezie decise, chiodi di garofano, pepe nero, liquirizia, noce moscata. Tannini morbidi con chiare sensazioni fruttate, una bocca importante e ben definita. Eccellente persistenza finale ancore su frutta e spezie. 

(5) - Barolo Bussia Riserva DOCG "Riserva 7 anni" 2009 Pianpolvere Soprano - (Riposa per ben sette anni in botti di legno grandi)
Alle vista si presenta di un bel rosso granato, segno dell'età, comunque intenso e consistente. Il naso è decisamente evoluto, "strutturato" (se si può dire) con nobili sentori speziati, importante sottobosco "concentrato" di ribes, more e lamponi, e note balsamiche e mentolate. In bocca ancora piacevolissimi tannini, fresco e armonico, chiude in bellezza con una contenuta mineralità. 

(6) - Barolo Chinato - Pio Cesare
Si presenta di un bel rosso rubino, decisamente consistente. Al naso le varie spezie si sentono tutte anche se china e cannella sono preponderanti. In bocca caldo, non poteva essere diversamente con i suoi 16°, morbido ed appagante, trasmette una sensazione gustativa composita e gradevolissima. Chiaramente lunghissima persistenza su note "amaricanti".


Risotto al Barolo con sfilacci di Lepre - Maialino in Porchetta - Torta Barozzi '+' (mia ricetta)


giovedì 24 novembre 2022

Vino (385) : FRANCIACORTA DOCG ROSÈ "BOKÈ" BRUT MILLESIMATO 2018

Cantina : Villa Franciacorta - Monticelli Brusati  BS
Denominazione : Franciacorta DOCG 
Cépages : Pinot Nero 70% - Chardonnay 30%
Alcol: 12,5 % Vol.
Note: Metodo Classico. Sboccatura 07/2022




Questo Franciacorta Rosè Brut Millesimato DOCG 2018 della cantina Villa Franciacorta è un blend di uve Pinot Nero e Chardonnay. Interessantissimo spumante Brut si presenta autorevole e vigoroso. Il vitigno Pinot Nero si percepisce con chiarezza regalandoci una gran struttura e una rara piacevolezza di beva. Di colore rosa tenue ed un perlage fine e persistente. Al naso è elegante, note di piccola pasticceria, mora, ribes e lampone. Al palato "croccante" e fragrante. Di buona struttura e persistenza. 




Fatto senz'altro collegato alla messa in bottiglia nella primavera successiva all'anno della vendemmia; rifermentazione in metodo classico con lieviti selezionati e successivo affinamento sugli stessi per un minimo di 36 mesi nelle cantine interrate a 12-15°. Metodologia classica ma l'assaggio del vino indirizza verso una versione particolarmente curata della varie operazioni di cantina.





E' la classica bollicina a tutto pasto, per me si sposa in modo ideale ai crostacei ma anche con le carni in "semplice cottura". Per noi si è trattato appunto di un abbinamento evoluto; ai Trani, in Rovigo, aperitivo si, ma anche un magico antipasto con il "nostro" abbinato con il Tataki di manzo Garronese veneta, salsa ponzu e buerre blanc. Una vera specialità del locale con un grande abbinamento senz'altro da provare!!




18 Ottobre 2022, "Osteria Ai Trani" a Rovigo, con Fabrizio C. e Luca DB.

venerdì 4 novembre 2022

Vino (384) : MADAME DE RAYNE SAUTERNES 2008 (II°)

Cantina : Château de Rayne Vigneau - Bommes, Francia 
Denominazione : (AOC) Sauternes
Vitigno : 74% Semillon 24% Sauvignon 2% Muscadelle 
Alcol: 13,5% Vol. 





Il Sauternes Madame de Rayne è prodotto da vigneti principali di Château de Rayne Vigneau, Premier Crus Classés de Sauternes; è questo il secondo vino dell’azienda da uve Semillon per il 74%, Sauvignon per il 24% e con un 2% di Muscadelle Blanc.
Lo stesso è da me stato degustato nell'Aprile del 2017 (V194-Madame de Rayne 2008 19-04-17); a tale degustazione si rimanda per le notizie di presentazione. In quanto segue dunque cercheremo di carpirne l'evoluzione in questi ulteriori 5 anni e parleremo inoltre di un "magico" abbinamento con un piatto particolarissimo.
Ancora di colore dorato non da segni del tempo che passa, consistente oltremisura denota, ma era ovvio, una ottima "tenuta". Naso spettacolare che si è arricchito in evoluzione con lo zafferano che comincia a farla da padrone. Non trascurabili però le note fruttate, con ananas ed albicocca, che si intersecano con un vegetale evoluto quasi di hunus e tartufo: il tempo al naso si è quindi preso tutto lo spazio che ha voluto. In bocca dolce, aromatico, fresco, morbido con note aranciate e frutta esotica ... lungo, lungo finale dolce e speziato. 




Permettete, una mia intuizione. Gli gnocchi di patate con burro, zucchero e cannella sono un piatto tipico del Polesine, retaggio Rinascimentale od influenza Austriaca, fatto sta che questo piatto è da sempre presente sulle nostre tavole. Spezie dolci e formaggio, mi sembravano in perfetta armonia con un Sauternes, per dirla alla Totò: miseria e nobiltà, non proprio miseria ma nobiltà quella si. La prova ha dato grandi risultati, merito del grande vino e del favoloso piatto di gnocchi dolci che preparano nell'Antico Caffè Franchin a Rovigo, con una ricetta unica: i più buoni che ho mai mangiato ... il che è tutto dire!! 






24 Ottobre 2022, Antico Caffè Franchin, da Joe - Rovigo, con la famiglia.

sabato 29 ottobre 2022

Vino (383) : ALTER 2016 SAMBIN

Cantina : Az. Agr. M. Sambin - Cinto Euganeo PD
Denominazione : IGT Delle Venezie
Vitigno : Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc
Alcol: 14,5% Vol.






Non c'è che dire: un gran bel vino. Alter nasce dalle vigne più giovani dell'azienda di Marco Sambin, di fatto un "must" dei Colli Euganei. Un vino non filtrato che dopo la vinificazione in acciaio passa almeno un anno in barriques di rovere francese di 1° e 2° passaggio, per poi completarsi per altri sei mesi fra acciaio e bottiglia. 





Rubino luminoso alla vista completa la prima analisi mostrandosi di grande consistenza. Un naso decisamente evoluto sviluppa in sequenza: frutta rossa (ribes in primis), spezie dolci (chiodo di garofano e pepe verde), gradevole tostatura di orzo e goudron. Decisamente ampio al palato impatta subito con chiare indicazioni "concentrate" di frutta rossa con un chiaro sottofondo speziato. Mi è dato riconoscere ancora il chiodo di garofano, la liquirizia e la noce moscata. Ma queste sono "parole" che non descrivono la grande piacevolezza della degustazione. Chiude "lungo" con morbidi tannini ed una certa mmineralità. 





Aperitivo serale, decisamente "sui generis" per struttura ed impatto, completato comunque con mozzarelline impanate e fritte: sicuramente non il massimo ma ci riserveremo a breve un gran "somarino in umido alla polesana" e le cose andranno decisamente meglio!! 




07 Ottobre 2022 , Osteria Ai Trani a Rovigo con Luca DB e Fabrizio C.

mercoledì 19 ottobre 2022

Vino (382) - SERRANELLA PASSERINA 2021

Cantina : Spinelli s.r.l. - Atessa CH 
Denominazione: IGT Terre d iChieti 
Vitigni: Passerina 100%
Grado alcolico: 12,0 % 




Prodotto in zona collinare, sui terreni calcareo-argillosi del Parco Nazionale della Maiella, viene prodotto con una breve macerazione a freddo e fermentazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox. Si ottiene un vino semplice, ma non banale, che rispecchia in pieno la voluta tipologia di produzione. Di un bel giallo paglierino con riflessi verdolini, si presenta, alla rotazione del bicchiere, abbastanza consistente. 




Al naso subito note vegetali che si sommano ad un buon fruttato di susine e prugne e con un finale agrumato. In bocca è decisamente fresco senza però mancare di sensazioni morbide e di discreta sapidità. Buon finale con ricordi fruttati e minerali.




Sul porto di Goro, patria di Maria Ilva Biolcati, più nota come Milva, appunto la "Pantera di Goro", abbiamo mangiato ovviamente pesce: antipasto composito alla vecchia maniera: "cotto"! Persistenza ed intensità olfattiva del vino hanno messo in fila le composite sensazioni del piatto. 




Di secondo non poteva che essere una "anguilla alla griglia", cotta al punto giusto, sapida e "croccante" si è giovata della morbidezza del vino e della sua sufficiente struttura. Forse si poteva far meglio, "ma va là", non è andata male!! 





11 Ottobre 2022, Rovigo, Ristorante "La Cambusa" in via Darsena a Goro FE, con Marco T.

giovedì 6 ottobre 2022

Vino (381) : ROERO ARNEIS 7 ANNI 2015

Domaine : Angelo Negro - Fraz. Sant'Anna Monteu Roero CN
Appellation : DOCG Roero Arneis 
Cépages : Arneis 100%
Alcol: 13,5 % Vol.
Note: Bottiglia 1597 di 2100





Prodotto solo nelle grandi annate, questo Arneis è la prova concreta delle grandi potenzialità del vitigno al di fuori delle consolidate prassi di vinificarlo tradizionalmente, in tal caso dando vita a bianchi eleganti di spiccata personalità e di buona aromaticità. Qui siamo completamente in un altro pianeta, con invecchiamento di sette (7!!) anni in bottiglia, dopo un primo periodo in acciaio inox con batonnage per un minimo di 7 mesi. Non c'è che dire un grande vino, che si giova di un clima particolare e di un terreno ricco di conchiglie fossili. Il nome è curioso: “Arneis” in dialetto piemontese significa “birichino” o qualcosa di simile per indicare una certa irregolarità dei grappoli in vigna, tanto che solo dagli anni settanta è stato riscoperto quale vitigno dal grande potenziale, dopo lunghi periodi nel quale era sato considerata una produzione di "contorno" a protezione di colture più pregiate (leggasi Moscato!!).





Grande vino dunque di colore giallo paglierino, con intensi riflessi dorati, decisamente consistente quasi "oleoso" nella declinazione migliore del termine. Naso evoluto fuori dal solito tragitto fiori-frutta, con impatto elegante di zafferano e frutta secca che lasciano, piano piano, qualche ricordo anche di frutta gialla matura; descrizione che "non ne fa giustizia" in quanto la complessità al naso e notevole ed impegnativa. E' chiaro che in bocca l'impatto è importante con sapidità non disgiunta dalla freschezza, lungo finale su note minerali.





Un vino bianco con struttura da rosso, negli abbinamenti così si comporta, credo che uno, ideale, possa essere la zuppa di pesce. Comunque il mio approccio è stato di semplice aperitivo, e quindi un aperitivo "evoluto"; accompagnato con "crostini di pancetta", il nostro ovvviamente non ha per nulla sofferto!! 




29 Settembre 2022, Rovigo, da "Joe Franchin" con il mitico Joe!!

giovedì 29 settembre 2022

Vino (380) : CRÉMANT D’ALSACE EXTRA BRUT - GRUSS

Domaine: Joseph Gruss & Fils - Eguisheim (Alsace)
Denominazione : AOC Crémant d'Alsace 
Uvaggio: Pinot Bianco e Auxerrois 80%, Riesling 20% 
Gradazione alcolica: 12,5 % Vol.
Nota: in bottiglia 12 mesi sui lieviti
 





Elaborato a circa 4,5 atm, come è norma per il Crémant, il nostro si giova di una splendida cuvé che contiene, oltre che Pinot Bianco e Riesling, anche Auxerrois, un fratello "Alsaziano" dello Chardonnay che esprime il suo massimo appunto in unione con il Pinot Bianco. Un vitigno che ben si adatta ai climi freddi fornendo parte di quella freschezza che rende fini i Crémant Alsaziani che se ne giovano.




Bella e fine l'effervescenza che risalta nella luminosa veste giallo brillante del vino. Al naso ha sentori floreali e con note di limone verde e fresca mela gialla; agrumi per diluizione. Il sorso è fresco e cremoso, con un buon corpo anche con una lieve mineralità, chiude con sufficiente persistenza verso le sensazioni olfattive percepite al naso.

Aperitivo serale e "spensierato" accompagnato non dalle solite patatine ma con "bocconi" più strutturati. Ottimi abbinamneti con i morbidi tramezzzini per merito della ricordata freschezza, si è poi esaltato con tartine composite, sapide e strutturate mettendo in gioco il buon corpo e la fruttata persistenza. Una ventina di euro spesi proprio bene!! 





16 Agosto 2022, Osteria Ai Trani a Rovigo con Luca DB. e Fabrizio C.

giovedì 15 settembre 2022

Vino (379) : LUGANA DOC BRUT 2019 OLIVINI

Cantina : Soc. Agr. Olivini - Località Demesse Vecchie - Desenzano d/G (BS) 
Denominazione : Lugana D.O.C. Metodo Classico
Vitigno : Trebbiano di Lugana 100% 
Alcol: 12,5% Vol.
Note: Sboccatura 01-2022





Il "Disciplinare dei Vini Lugana" all'Art. 6 recita: ".... bouquet fine composto proprio della fermentazione in bottiglia quando e' spumantizzato con il metodo classico". Appunto in queste condizioni ci troviamo con questo ottimo Lugana Spumante, blanc de blancs per dirla alla francese, ottenuto appunto da uve Trebbiano di Soave localmente denominate Turbiana o Trebbiano di Lugana. 
Giallo paglierino di grande trasparenza, con perlage decisamente fitto e persistente, al naso si è appunto presentato con aromi compositi, intensi e puliti ben riconducibili al "Metodo Classico"; chiari i riconoscimenti di crosta di pane, lievito ed agrumi. Servito freddissimo, i tempi di degustazione hanno dato tempo al vino di liberare una seconda serie di sensazioni olfattive, con anche garbate note floreali e aromi "più caldi" di frutta gialla e note esotiche. La permanenza sui lieviti si è fatta notare al palato dove la chiara e piacevole freschezza, connaturata su note agrumate quasi mature, si è aggiunta a ricordi vegetali, sapidi e fruttati di buona piacevolezza.





Abbinato con il famoso "il Mantecato" burgher con baccalà mantecato e cipolla caramellata, combinazione da me pensata anni fa (... va bene, va bene forse anche da altri!!) questo Lugana Brut si è dimostrato un compagno assolutamente affidabile. E' chiaro che l'effervescenza del vino ha trovato in contraposizione una conpagno ideale nel "morbido e dolce" baccalà, ma anche le percettibili note aromatiche date dalle cipolle caramellate si sono giovate della sapidità e dal complesso di aromaticità del vino. Bene, Bravo, 7+!! 


"il Mantecato" con Baccalà mantecato e Cipolla caramellata .... ad altro!!




05 Settembre 2022, Osteria Ai Trani a Rovigo, con Fabrizio C.

mercoledì 7 settembre 2022

Vino (378) : TOLLE DI TOLLE 2017 VERDUZZO FRIULANO

Cantina : Mulino delle Tolle - Bagnaria Arsa UD 
Denominazione : DOC Aquileia
Vitigno : Verduzzo Friulano 100% 
Alcol: 12,0% Vol.




Vino ottenuto da uve con un lungo appassimento su graticci, seguito da una spremitura soffice e lasciato fermentare a temperatura controllata, per poi essere affinato un anno in barriques. 
Un Verduzzo decisamente aromatico, di un bel giallo dorato con prime note ambrate. Ancor "giovane" al naso prevalgono la frutta non ancora candita, quali albicocche con evoluzione verso chiare sensazioni di nocciola. Presenti anche note floreali e speziate in un armonico gioco in evoluzione. Morbido e cremoso in bocca, mantiene una elegante freschezza che lo rende "beverino" anche in virtù della non elevata nota alcolica. Chiude con un buon finale speziato e non privo di sapide note minerali. 





Un abbinamento con formaggi di media stagionatura non è da escludere, Noi l'abbiamo abbinato, in un fine pasto, con una crostata con crema pasticcera e frutta fresca. Dolcezza con dolcezza non si discute!! La grande morbidezza ha sapientemente interagito che le note acide della frutta fresca, presenti anche se stemperate dalla crema pasticcera. Armonia finale speziata e minerale con le note burrose della pasta frolla. Buon Compleanno Marta!! 





12 Agosto 2022, compleanno Marta, in famiglia!!

giovedì 1 settembre 2022

Vino (377) : CRÉMANT HÉRITAGE BRUT - AOC ALSACE

Cantina: Cave du Roi Dagobert - Traenheim (Alsace)
Denominazione : AOC Crémant d'Alsace 
Uvaggio: Pinot Blanc, Chardonnay 
Gradazione alcolica: 12,0 % Vol.
Nota: 36 mesi sui lieviti





Lo sappiamo, lo Champagne viene elaborato a circa 6,0 atm, mentre il Crémant a circa 4,5 atm (dipende dalla quantità di zucchero presente nel LIQUEUR DE TIRAGE, la miscela liquida che viene aggiunta alla cuvée dei vini-base per far ripartire la seconda fermentazione che avrà luogo all’interno della bottiglia). Ergo il Crémant è normalmente si, fresco ed intenso, non manca però di una piacevole "cremosità" a cui non è estranea appunto la lavorazione a bassa pressione. In Francia i Crémant sono caratteristici di varie zone, Loire, Bordeaux, Limoux, Savoie, Die, Jura, Bourgogne ed appunto Alsace di cui parleremo oggi. Il nostro viene dalla zona di Traenheim vicino a Strasburgo, nel Nord Alsazia, ricavato da una cuvée di Pinot Blanc, Chardonnay si mostra subito con una effervescenza abbastanza fine, numerosa e persistente.




Di un luminoso giallo paglierino al naso esordisce con un complesso di frutta gialla, note agrumate e di erbe officinali. Un bel gioco in bocca fra freschezzza ed intensità che completano la ricordata "cremosità"; chiude con ricordi di lime, mela e pera ben collegati alle sensazioni olfattive percepite. Discreta persistenza finale su lievi note minerali. Abbinato in sede di aperitivo con delle "strutturate" seppie con piselli, ha risposto con il giusto "corpo" in perfetta concordanza degustativa. L'effervescenza non invadente si è posta in "buona contrapposizione" con la tendenza dolce del piatto fornendo "gradevolezza" al classico "rito serale". 






29 Agosto 2022, Osteria Ai Trani a Rovigo con Pietro C. e Fabrizio C.

venerdì 26 agosto 2022

Vino (376) : NIERSTEIN RIESLING VOM ROTLIEGENDEN TROCKEN 2021

Cantina : Weingut Lisa Bunn - Nierstein, Germania
Denominazione : Deutscher Qualitätswein, QbA
Vitigno : Riesling 100% 
Alcol: 12,0% Vol.
Zona Vinicola: Assia Renana (Rheinhessen)






L'Assia Renana (Rheinhessen) è una zona collinosa in gran parte dedicata alle viticoltura, si trova a sud del Rheingau e si estende lungo il corso del fiume Reno nel Sud-Ovest della Germania. La diversità del clima e dei terreni fanno crescere innumerevoli viti. La più grande parte, circa il 78%, è coltivata con uve a bacca bianca, principalmente Müller-Thurgau e Riesling, mentre il rimanente 22% riguarda viti a bacca rossa quali Dornfelder e Portugieser. Parliamo oggi di un eccellente Riesling QbA, la seconda fascia di qualità secondo la classificazione tedesca, che trova il massimo nei vini QmP, i famosi vini con "Prädikat", il Predicato. Un vino di norma con raccolta manuale nel mese di ottobre, pigiato subito e lasciato macerare per 24 ore, fermentazione spontanea in barriques e piena conservazione sui lieviti fino all'inizio di maggio. 





Di un luminoso giallo paglierino, ruota nel bicchiere con buona consistenza; esprime al naso importanti note fruttate e floreali con fresca frutta gialla e fiori bianchi, riconoscibili tiglio ed acacia. In bocca morbido e fresco allo stesso tempo, porta a sensazioni di basilico e menta con note citrine finali non disgiunte da una buona sapidità.





Grande abbinamento con la polpetta di baccalà mantecato, salsa al pomodoro ed olio al basilico, un piatto complesso che non ha spaventato il nostro Riesling. Giusta la fresca contrapposizione al morbido "mantecato" e perfetta assonanza aromatica con i simili complementi del piatto. Un abbinamento di ottimo livello che ha trasformato il solito "ape" i una "piccola" esperienza gastronomica. 



24 Giugno 2022, Osteria Ai Trani a Rovigo, con Fabrizio C.

giovedì 11 agosto 2022

Vino (375) : PROSECCO ROSÉ BRUT SAN MARTINO 

Cantina: San Martino Vini srl - Vazzola TV 
Denominazione : Prosecco Treviso DOC 
Uvaggio: Glera, Pinot Nero
Gradazione alcolica: 11,0 % Vol.




La tipologia Prosecco Spumante Rosé prevede impiego di uve Glera con un minimo di 85 %, ed un massimo 90 %, e di uva Pinot Nero vinificata in rosso con un minimo del 10 %, ed un massimo del 15 %. Detta composizione permette di ottenere la colorazione «rosé». Si ottiene un vino, a mio avviso "ruffiano", nel senso che mentalmente ci si stacca "dall'idea Prosecco" e si percorre un nuovo sentiero verso una sperimentazione gustativa non più applicabile al Prosecco Classico; comunque qualcosa del genere è  capitato a me, in un ristorante "Giapponese", dove tentavo di districarmi fra le infinite portate proposte seguendo di fatto una "linea pesce". 




Un bel rosa tenue dove la spumantizzazione "Charmat" rendeva interessante le bolllicine "in rosa" non usuali. Naso classico per un rosé con note precise di frutta rossa, fragola e lampone subito e poi sentori di spumantizzazione con lieviti "lunghi" in evidenza. In bocca una discreta freschezza non disgiunta da una buona mineralità; ed ancora, piacevolezza data da un finale asciutto e pulito.

Il menu: in pratica un gran bel percorso tra cruditè di pesce scelte con salse assolutamente rispettose della tendenza dolce e della aromaticita dei piatti. Tendenza dolce ed aromaticità che sono state ben supportate della giusta freschezza e della mineralità del vino. Vi grantisco una serata "Giapponese" sicuramente meglio del "solito"!! 





08 Luglio 2022, Ristorante Giapponese Bimisushi, Centro Commerciale La Fattoria a Rovigo, con la Famiglia.