giovedì 21 gennaio 2021

RU12: YEHMON RUM NO AGE DECLARED (Samaroli Ed. 2010)

- Rum maturato in Scozia (*)
- Imbottigliato nel 2010 
- Degustato la bott. n° 0446 di 1302.
- Alcohol by volume: 45%




Si legge sulla scheda pubblicata sul sito Samaroli: "La "sfida" consiste nella ricerca della PERFEZIONE ...", e la sfida c'è tutta in questo Blended fra singole produzioni, con diverse maturazioni. Assemblaggio di Rum prodotti da grandi distillerie caraibiche, maturati in Scozia, e con una aggiunta di Rum delle Isole Fiji (*) maturato completamente nella zona di origine.
Come in precedenti degustazioni di Rum, il mio sarà per così dire un "approccio didattico" in quanto la grande qualità di questi "Rum Samaroli" è fuori discussione
Giallo dorato cristallino di notevole trasparenza e consistenza. 
Alla prima rapida olfazione, senza agiare il bicchiere, l'alcol ancora "nascosto" ha permesso di carpire note legnose e vanigliate, ovvie data la maturazione in legni "nobilitati" prevalentemente da Sherry. 
La seconda olfazione, avvicinando il naso in mondo più deciso al bicchiere, ha portato in seconda battuta a sensazioni vegetali, fresche, quasi floreali, ma decisamente sfumate.
La terza olfazione, introducendo in naso nel bicchiere, ha fornito note dolci, fruttate, stratificate su base agrumata per completarsi verso sensazioni balsamiche.
Infine roteando il bicchiere l'impatto è diventato più complesso, aiutato in questo dalle note alcoliche divenute oramai quasi predominati, lasciando comunque posto a chiare olfazioni speziate ed affumicate.




In bocca la precisa azione iniziale data dall'alcol, ha lasciato presto il posto a note più vellutate con ancora spezie dolci, lievemente affumicate, sentori di ossidazione in un finale gradevolissimo e di grande persistenza. 
Della grande qualità abbiamo detto, per il resto ho trovato un amico ruffiano, accattivante; non so a che punto si trovi sulla strada "della perfezione" ma quella della "seduzione" l'ha percorsa di sicuro!! 





18 Luglio 2016, Appunti di Degustazione, Trattoria "al Ponte" di Lusia (RO) con Luciano R.

venerdì 8 gennaio 2021

Vino (332) - LANGHE NEBBIOLO DOC 2019

Cantina : Azienda Agricola Monfalletto - La Morra (Cn)
Tipologia : DOC Langhe Nebbiolo
Vitigno : 100 % Nebbiolo
Alcol: 13,0% Vol.
Note: Cordero di Montezemolo





Anche un vino per "così dire" base si dimostra estremamente interessante quando appartiene alla produzione di una grande cantina. Non sfugge a questo fatto questo LANGHE NEBBIOLO DOC 2019 di Montezemolo ottenuto da uve Nebbiolo di vari vigneti "sparsi nella zona delle Langhe" come recita la scheda di questo vino sul sito del Produttore. Vinificazione in acciaio e affinamento in rovere è un vino che presenta "tutte" la caratteristiche dei vini Piemontesi: colore intenso, naso potente ed insieme fine ed erbaceo, con tannini già ammorbiditi dal tempo e dal legno. 




Nel bicchiere si presenta rubino intenso, appunto, consistente e poco "permeabile" alla luce. Naso intrigante, ancor di gioventù, con i classici frutti rossi, un pò terrosi, e poi per "diluizione aerea", escono fiori scuri, violetta in primis e poi tulipani ed iris. Finale minerale, lievemente salino, forse "amarognolo". In bocca piacevoli tannini abbastanza levigati ma presenti, magnifica spalla acida e minerale, si distende poi con sufficiente armonia su note di liquirizia e di frutti rossi. Finale decisamente persistente. 



Piemonte V/s Polesine in sede di abbinamento; una "Bondola Cotechina" classica Polesana ha magnificamente approfittato delle note fresco-tanniche del vino, che si è poi espresso più che dignitosamente anche sull'Anitra arrosto (lunga cottura tradizionale!!) in virtù della significava struttura e della sufficiente complessità. Collegamento Est-Ovest veramente ben riuscito!! 



27 Dicembre 2019, Appunti di degustazione, Trattoria "al Ponte" - Lusia RO, con Luciano R. e Valerio C.S.

domenica 3 gennaio 2021

Vino (331) : CHÂTEAU HAUT-BRION BLANC 1993

Domaine : Château Haut-Brion - Pessac FR
Denominazione : AOC Pessac-Léognan
Vitigno : 58% Semillon, 42% Sauvignon
Alcol: 12,5% Vol.
Nota: Grand Vin de Graves (Bordeaux)




Dopo tre giorni sono ancora esterrefatto da questo vino che acquistai nel '96 a Ferrara presso l'Enogalleria, pensavo che questa FINEANNO2020 fosse l’occasione per aprirlo, assaggiarlo e buttarlo via per liberare finalmente un posto nella cantinetta vini .... poi invece ha raggiunto il mio massimo per quanto riguarda un vino bianco secco! Sauvignon e Semillion quasi in parti uguali, mi hanno fatto capire quante cose ancora non so.

Leggo sul sito Château Haut-Brion: "1993 - una primavera mite ha permesso la rottura precoce del germoglio. All'inizio di giugno, molto favorevole ad una fioritura molto omogenea. L'inizio dell'estate è stato secco ma freddo. Agosto è stato bello, caldo e secco, e quindi particolarmente propizio all'invaiatura rapida e uniforme. Agosto fa il mosto come si suol dire, e infatti, nella maggior parte dei casi, nonostante le piogge storicamente elevate durante la vendemmia, è stato possibile raccogliere uve sorprendentemente sane e mature".




Sane e mature, accidenti, dopo circa 27 anni un sorso pieno, affascinante, privo di qualsiasi tipo di sensazione "fuori luogo", una magia che lascia un segno specialmente in chi, come me, non ha a che fare spesso "con questa qualità". 

Al naso "Pandispezie" puro, zenzero, scorza di arancia amara, "caffè" d'orzo, lieve cannella e noce moscata; oleoso alla rotazione, consistenza "fuori dal coro".
In bocca una sensazione di "elegante pienezza gustativa", la potenza del sorso non prevaricava le note speziate, morbide e piacevoli anche di mandorla tostata oltre che, ancora, cannella e zenzero che sorprendentemente dava una nota piccante, precisa in chiusura. Morbidezze e durezze in sorprendente equilibrio. Non si può inoltre non segnalare una traccia del Sauvignon, con note vegetali, anche muschiate e terrose classiche appunto dei Sauvignon invecchiati.



Certo che sembra superfluo parlare di abbinamento, questo è un vino da meditazione, ma essendo la sera di fine anno, una Paella, più o meno "alla mia maniera", ha continuato a "dare corda" al grande vino con stupefacente continuità. 





31 Dicembre 2020, #️⃣CHIUSINCASA, Rovigo, via X Luglio!!