lunedì 13 giugno 2022

Vino (369) : DEGUSTAZIONE DI CHAMPAGNE SOLO DA PINOT MEUNIER (Vallée de la Marne)

Con i Senzagiacca GV all'Osteria ai Trani - Rovigo - 31 Maggio 2022 - 
Presenti con me: Giorgio B. Moreno B. Pietro C. Guido C. Paolo C. Andrea P. Michele S. Manuel Z.



Dire Champagne è un pò poco, si parla forse di una zona ma non si dice nulla del vino, aggiungiamo dunque ulteriori informazioni: Zone e Vitigni!!



Le produzioni nelle varie zone sono notevolmente diversificate rispetto ai tre vitigni principali, Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier come si evince dal grafico seguente.



Perchè quindi degustare Pinot Meunier: le variazioni climatiche in atto che hanno spostato verso Nord di un centinaio di chilometri (Sud Inghilterra) la poduzione dello Chardonnay, per ora in embrione, ma destinata a divenire preponderante, hanno influito poco nei terreni argillosi della Valle della Marna, regno del Pinot Meunier, garantendo ancora, per i livelli base, grande qualità forse difficile da ottenere, ora, per gli Champagne da Chardonnay. Anche i "Champagne Blanc de Noirs" da Pinot Noir valgono più o meno le stesse considerazioni... avremo tempo per capirlo!! 


Le bottiglie in ordine di degustazione


(1) Champagne Extra Brut 'Demi-Lune' Bruno Michel (Vallée de la Marne), Pinot Meunier 100%, dal piccolo paese di Pierry (1198 abitanti), fermentazione in acciaio ed in bottiglia 18 mesi sui lieviti. Giallo paglierino brillante dai riflessi dorati, perlage fine e persistente, al naso frutta croccante come mela e pera con ritorni di miele e crosta di pane. Decisamente fresco, cremoso, sapido, persistente. Un giusto inizio!!


(2) Champagne Brut Reserve Vieilles Vignes Francis Orban (Vallée de la Marne), Pinot Meunier 100%, dal Village di Leuvrigny (328 abitanti), fermentazione in acciaio ed in bottiglia 24 mesi sui lieviti. Giallo paglierino con sfumature dorate, perlage fine e persistente, al naso minerale e fruttato di pesche, albicocche e mele gialle mature. In bocca decisamente equilibrato, di buona morbidezza e persistenza. Un'ottima continuazione!! 


(3) Champagne Brut Nature 'Les Murgiers' Francis Boulard 2017 (Montagne de Reims), Pinot Meunier 70%, Chardonnay 20%, Pinot Noir 5% e più altre piccole aggiunte, fermenta in acciaio con lieviti indigeni e breve affinamento in botti di rovere, 24 mesi sui lieviti. Giallo paglierino brillante con riflessi dorati e fine perlage, al naso fiori freschi, agrumi canditi e polpa di pesca, note di caramello e pane tostato, noci e albicocche in confettura. Perlage fine e "carezzevole", morbido e persistenza finale gessosa. Chiusura della prima parte della degustazione!




Abbinamento con un "superisotto" con base di lardo e dadolata di gamberi di Mazara crudi in uscita, una vera "chicca" in abbinamento con la struttura data dal lardo in piena e piacevole "contapposizione" con la "magica freschezza" degli Champagne. Grande successo!!


(4) Champagne Extra Brut Pinot Meunier 'Les Vignes d’Autrefois' Laherte Freres 2015 (Vallée de la Marne), Pinot Meunier 100%, ancora da un piccolo villaggio vicino ad Epernay, Chavot-Courcourt (354 abitanti), fermentazione in botti di rovere senza svolgimento di malolattica, sosta sulle fecce fini per 6 mesi, rifermentazione in bottiglia per 36 mesi sui lieviti. Decisamente Dorato con perlage fine e particolarmente persistente, naso ampio e intenso, di agrumi, pan brioche, mandorle tostate e pasticceria. In bocca decisamente strutturato, intenso, persistente, il giusto inizio per la seconda parte della degustazione relativa alle fermentazioni in rovere.


(5) Champagne Brut 'Dis, Vin Secret' Francoise Bedel (Vallée de la Marne), Pinot Meunier 100%, ancora da un piccolo villaggio vicino ad Chateau Thierry, Crouttes-sur-Marne (669 abitanti), fermentazione in vasche d'acciaio (90%) e in botti di rovere (10%) con assemblaggio in cuvée. 60 mesi sui lieviti. Giallo dorato con effervescenza fine e persistente, al naso frutta matura e mela cotta, con sentori di frutta tropicale, nocciola e panificio. In bocca ampio, cremoso, ancora frutta matura e persistenza minerale. Grande!!
 
 
(6) Champagne Rosé de Saignee 'Les Beaudiers' Laherte Freres 2015 (Vallée de la Marne), un rosato per finire (Rosé de Saignée), Pinot Meunier 100%, fermentazione in botti di legno con parziale svolgimento di malolattica, battonnages per 6 mesi, assemblaggio (tra cui vino rosso d'annata 10% e vino bianco di riserva affinato in botte 40%). Di un bel colore Melograno, presenta un naso intenso e minerale, con sfumature di Petali di Rosa, Fragole ed Anguria. In bocca "importante" di Frutti Rossi, decisamente Fresco e Cremoso, lungo finale con ancora importanti note fruttate. Chiusura con il botto!!




E dopo il "botto" filetti di pesce e crostacei, in pastella, impanati, infarinati e fritti con il branzino, il tonno, la mazzancolla da fare da padroni in un piatto, non usuale, che sarà spesso ricordato come peraltro questa "magica serata"!!






Ringrazio l'Osteria ai Trani di Rovigo per la location e la cucina che hanno contribuito in modo significativo alla riuscita di questa "particolare" degustazione. 









venerdì 10 giugno 2022

Vino (368) - SAUVIGNON RONCO DELLE MELE 2017

Cantina : Venica & Venica - Dolegna del Collio GO
Denominazione: Collio D.O.C.
Vitigno: 100 % Sauvignon bianco
Grado alcolico: 13,5° % 






Non scopro certo io questo Sauvignon “Ronco delle Mele”, celeberrimo e celebrato vino simbolo della prestigiosa cantina Venica & Venica. Questo 2017 deriva da uve raccolte e diraspate a fine Agosto e lasciate macerare in apposisti contenitori che proteggono il mosto dall'ossigeno al fine di ridurre l'apporto degli antiossidanti. Ne è derivato un vino di assoluta qualità che degustato in questo Maggio 2020 ha fornito forza e "magia gusto-gustativa" date dal "centrato" periodo di mmaturazione. E' comunque il solito grande vino, compromesso tra ricchezza e freschezza, che solo una pratica enologica personale permette di ottenere. Un colore oro pallido, comunque luminoso, alla rotazione si percepisce una debole untuosità, spettacolare! 




Un Naso all'inizio timido, delicatamente floreale di acaia e fiori bianchi, che si sono poi evoluti verso i soliti e piacevolissimi profumi del Sauvignon, il litchi, in primis; si è poi "allargato" verso il fieno bagnato, la buccia della mela gialla passita (scusate ...), la pera matura, con un finale "dolce e minerale". In bocca freschezza ancora ben presente che ha accompagnato poi la frutta a pasta gialla, la mandorla, il timo ed l'origano verde, con un buon finale fruttato e minerale di pietra bagnata.




Un vino che si accompagna magnificamente con i crostacei, anche crudi, e per contro con certi formaggi francesi a "crosta fiorita". Noi siamo stati sul classico con questi tagliolini alla capesante e "bruscandoli" (luppolo selvatico), tipici polesani. La giusta tendenza dolce del cibo in piena sintonia con la equivalente freschezza del vino, e poi, la complessità finale, data dal commubio capesante-bruscandoli, in perfetto equilibrio con le importanti note gusto-olfattive del Ronco alle Mele, ha completamente convinto!!



03 Maggio 2022, Tavernetta Dante 1936 in Rovigo, con Claudio B.