giovedì 30 luglio 2015

BI (03) - BIRRA SAISON CAZEAU

Produttore : Brasserie de Cazeau - Templeuve - Belgio
Particolarità : Doppio Malto - Fiori di Sambuco
Gradazione : 5,0 % vol.


Questa birra, per così dire stagionale, è stata messa a punto nel 2008 con l’intento di creare una birra beverina, di media gradazione, con lo scopo di renderla rinfrescante e dissetante ad uso esclusivo nei mesi estivi.


L’impiego dei fiori di sambuco ne ha peraltro affinato la complessità sino ad un prodotto, lontano dallo stile belga classico, di pronta beva ma tutt’altro che banale.
Una birra bionda, tendente all’ambrato con una schiuma candida, fine, cremosa, molto persistente, come raramente è dato vedere.
Olfazione decisamente floreale, fresca, invitante. 
Note agrumate completano un ventaglio olfattivo, steso su livelli tenui, ma decisamente caraterizzanti un prodotto non usuale.



Di spettacolare freschezza e leggerezza in bocca, supportata da una buona carbonatazione, trasmette sensazioni lievemente amare, che lasciano però anche il posto ad un bell’agrumato, con una speziatura tenue ma riconoscibile di vaniglia e chiodi di garofano.
Buona persistenza erbacea conduce ad un retrogusto lievemente e piacevolmente amaro.



Birra estiva, si diceva, ed è sicuramente vero: io comunque l’ho abbinata ad una “paella casalinga frettolosa” e tutto sommato, in mancanza di meglio, mi sono divertito !!!



19.07.2015, Rovigo, via X Luglio, con la famiglia.

domenica 5 luglio 2015

Vino (122) - SAUVIGNON CASTELLADA 2001

Azienda: La Castellada - Localita' Oslavia, Gorizia
Denominazione: DOC Collio Sauvignon
Vitigni :  Sauvignon (100%)
Gradazione : 14.5 %Vol

Dalla vendemmia 2001, quando credevamo ancora che l’Europa fosse una cosa seria, degustato il 03 febbraio 2014, parliamo quindi  di un Sauvignon in purezza di circa 13 anni, in piena gioventù quindi!!!


Magia assoluta, lieviti indigeni, barriques non proprio equilibrate ma lo possiamo tranquillamente perdonare di ciò.
Naso sublime con una mineralità magnificamente devastante (Sancerre e Poully-Fumè, per intenderci), poi foglia di pomodoro (le mani lavate dopo una giornata di raccolta), fiori di ginestra, frutta amara e vaniglia (forse troppa); un Sauvignon decisamente evoluto ma era ovvio visto l’annata.


Colore giallo dorato, pesante nel bicchiere in modo da leggere completamente il possente grado alcolico, non particolarmente limpido, come deve essere per un vino non filtrato.
Malolattica svolta, in bocca morbido oltremisura, con mineralità, lieve tannicità e alcol in perfetto equilibrio; nota di freschezza non preponderante ma presente!


Gustativamente potente, chiude con lunghissime note di frutta secca, fico e albicocca direi, lunghissimo finale minerale con le prevedibili note ammandorlate.
Grande vino, forse non più “a la page” data una importante nota data dal legno, ma straordinariamente buono, provatelo sulle mie ostriche gratinate n. 1 di cui vi fornisco il link:





03 febbraio 2014, Trattoria “Da Nando” Mortegliano (UD), con Matteo A.