sabato 15 agosto 2015

Vino (124) : Cremant d’Alsace brut AOP 2009 Ernest Wein

Cantina: Cave des Vignerons - Pfaffenheim (Alsace) 
Denominazione : AOC Crémant d’Alsace 
Uvaggio: Pinot Gris 100%  
Gradazione alcolica: 12,0 % Vol.

Pfaffenheim è un comune francese di circa 1300 abitanti situato nel dipartimento dell'Alto Reno nella regione dell'Alsazia. Famosa è la sua “cantina sociale” nota con il nome di  Cave des Vignerons de Pfaffenheim dove si applicano concetti di produzione dei vini, non associabili all’idea che si ha normalmente delle nostre Cantine Sociali (Alto Adige escluso).


Questo spumante a metodo classico è ottenuto con una lenta maturazione di 3 anni in cantina, fatto che gli conferisce una eccezionale finezza aromatica, ovviamente derivata anche dal vitigno, appunto il pinot grigio.
Lo troviamo anche questo (non è il primo nelle mie schede di degustazione) al solito supermercato con un prezzo attorno ai 7,00 € la bottiglia: soldi spesi decisamente bene!



Colore giallo paglierino scarico chiaro, con perlate fine, elegante e decisamente persistente.
Al naso si esprime con note di agrumi, erbe officinali, con in seconda battuta, la mela che la fa da padrona.  
Bel gioco di freschezza e intensità in bocca, con però una decisa morbidezza trasmessa come peculiare caratteristica dal vitigno di provenienza. Si chiude con ricordi di susina, mela e pera che si ricollegano alle sensazioni olfattive percepite.


Rapporto qualità prezzo direi quasi ottimale; gran bel aperitivo con le “salate di Toffolo”, immensa pasticceria di Portogruaro, famosissima, che consiglio, a chi non la conosce, di provare quanto prima.


28 luglio 2015, via X Luglio, Rovigo, in Famiglia.

50 - Cucina : POLPO AL VIN ROSATO

Dosi indicative:
Uu polpo da 1 kg (pulito da vescica, occhi, becco)
2÷3 cucchiai di prezzemolo tritato grossolanamente
2 spicchi di aglio (non in camicia)
1÷2 scalogni tritati grossolanamente
(in stagione impiego un cipollotto di medie dimensioni tagliato a rondelle)
100 gr olio evo
400 cc vino rosato (anche di media qualita')
sale grosso , pepe creolo macinato al momento
Un tegame con coperchio a tenuta che possa andare in forno

Fase 1 : Le erbe aromatiche
Fase 2  : Olio e Vino

Fase 3 : Prima del forno

Metto sul fondo del tegame l'aglio, mezzo trito di scalogno e mezzo prezzemolo, adagio il polpo con la testa in basso e condisco con sale e pepe.
Aggiungo l'olio ed il vino e completo con i rimanenti aglio, scalogno e prezzemolo.
Chiudo il coperchio che deve essere ermetico o giù di lì.
Passo in forno caldo a 160° per un paio d'ore girando il polpo dopo un'ora.

Fase 4 : Uscita dal forno

A cottura ultimata la carne risulterà tenerissima, se il liquido sarà ancora presente in quantità elevata, levo il polpo e lo lascio in caldo, e sulla fiamma vivace faccio ridurre il tutto a giusta quantità.

Fase 5 : Riduzione fondo a tegame scoperto

Fase 6 : Il polpo è pronto

Il polpo è pronto da servire irrorato del suo sugo ; per una preparazione più raffinata passo al mixer il fondo di cottura ottenendo una emulsione di spettacolare sapidità e concentrazione, metto della polenta bianca morbida al centro di un piatto (o una patata lessata) e con attenzione (si spacca facilmente!) aggiungo un porzione di polpo, finisco il piatto  con una generosa dose  di emulsione che andrà a condire la polenta o la patata.

Il piatto con patata lessata

Servo con un vino rosato preferibilmente da uva negroamaro, ma anche il Rosato Aganoor di Zanovello andrà benissimo .... anzi!




Ferragosto 2015 - Rovigo, via X luglio, con la famiglia.

venerdì 7 agosto 2015

Vino (123) - BEAUJOLAIS ROSE’ VIEILLES VIGNES 2014

Domaine: DUPERRAY - Villefranche sur Saône (FR)
Denominazione: AOP Beaujolais 
Vitigni :  100% Gamay
Gradazione : 12.0 %Vol

La varietà principale coltivata nell’Azienda è il Gamay nero, che viene lasciato maturare al massimo valore possibile in modo che nel processo di vinificazione venga esaltata tutta la sua ricchezza aromatica, operazione che viene trasferita ovviamente anche nella vinificazione in rosa.
Prodotto base, si presenta con un bel colore rosa chiaro con note fucsia: veramente una tonalità “estiva”.


Un naso fresco e leggero, floreale di rosa e fruttato con una fragola davvero sorprendente, chiude con discreta mineralità non invadente. 
In bocca si esalta subito la freschezza e la struttura, con percezione sensibile di melograno che non copre però il ritorno della fragola sino a diluizioni di anice e lieve crostata di frutta.
Finale abbastanza lungo forse di anice stellato.
Ho abbinato questo rosato “bello bello fresco fresco” con il pasticcio di maccheroni alla ferrarese, in entrambe le versioni dolce e salata: pasta frolla e pasta sfoglia. 


E’ chiaro il riferimento storico che mi ha portato a questo abbinamento; infatti il pasticcio in crosta di maccheroni alla ferrarese nacque dall’estro del celeberrimo Cristoforo Messisbugo che creò questo piatto in onore di Renata di Francia, la seconda figlia di Luigi XII re di Francia e di Anna di Bretagna che sposò appunto il duca di Ferrara Ercole II° d’Este nel 1528.
O per questo o per qualcos’altro abbiamo comunque centrato il bersaglio.


05 agosto 2015, via X luglio a Rovigo, a pranzo con la famiglia.