lunedì 29 ottobre 2018

Vino (249) : “CALABRONE” 2012 - BASTIANICH

Cantina :  Bastianich Winery - Cividale del Friuli UD 
Denominazione :  Venezia Giulia IGT
Vitigno : refosco dal peduncolo rosso 70%, schioppettino 10%, pignolo 10%, merlot 10%
Alcol: 13,0% Vol.



"Calabrone" è sicuramente in assonanza con "Amarone" e, a detta di Wayne, responsabile di Bastianich Winery a Cividale, proprio in tale logica nasce questo vino. Dopo una loro degustazione, appunto di Amarone, nasce l'idea di fare un vino con una parte dei grappoli sottoposta ad appassimento in modo da concentrare i sapori e ammorbidire i tannini. 
Conosco questo vino in occasione della visita in cantina, con i colleghi sommelier, il 17 marzo 2018 e ne resto subito colpito per una sua grande adattabilità di abbinamento, ma andiamo oltre. Wayne ci spiega che dopo da 4 a 8 settimane di appassimento per favorire così la concentrazione, i grappoli sono poi diraspati a mano e schiacciati delicatamente. La macerazione e la fermentazione avvengono in tonneaux aperti da 500 litri. La pigiatura viene fatta a mano, per rendere l'estrazione più delicata possibile. Si impiega una pressa verticale in legno, che estrae i tannini soffici e ridurre le estrazioni per frizione. Dopo 24 mesi in barrique d'Allier nuovi, viene creato l'assemblaggio. La fermentazione malo-lattica avviene in barrique con batonnage molto frequenti, viene invecchiato in bottiglia per 3 anni prima della distribuzione.


Di color rosso rubino profondo, decisamente consistente, presenta un naso composito con in primis frutta rossa matura ed in confettura, continuando poi con note speziate sino a sviluppo deciso di cioccolato e caffè.
In bocca potente, strutturato, concentrato ma al contempo vellutato e armonico riporta sapori precisi di spezie e frutta scura evoluta, non disgiunta però da una certa freschezza e da una trama tannica di decisa eleganza. Chiude con un finale di ottima persistenza, con note morbide, appena appena dolci .... non è un grande Amarone ma ne segue il percorso gustativo!


Abbinamento principe con i formaggi invecchiati, non ovviamente gli erborinati, ma anche con i piatti di carne. Noi, per struttura (che appunto non è quella dell'Amarone), l'abbiamo abbinato con un fumante bollito misto ottenendone un chiaro piacere; strutture in equilibrio quindi con le "paciose" carni in sintonia con il vino morbido e poco tannico; la mancanza di durezze si sono poi esaltate con la sapidità del cotechino in un bel gioco di contrasti davvero indovinato!!



29 Ottobre 2018, via X luglio a Rovigo, in famiglia.

giovedì 25 ottobre 2018

Vino (248) : "AL SCAGARÜN" LAMBRUSCO ROSSO IGP

Cantina :  Lebovitz  - Roncoferraro MN 
Denominazione : IGP Provincia di Mantova
Vitigno : Lambruschi - Ruberti 45%, Maestri 30%, Marani 20%, Ancellotta 5% 
Alcol: 11,0% Vol.



Un vino "Schietto e Spontaneo" come si usa dire, prodotto dalle Cantine Lebovitz da oltre 20 anni, riassume in se tutta la tradizione del bere lambrusco mantovano, il lambrusco nero. "Al Scagarün è infatti un vino dal rosso quasi nero, carico e impenetrabile, gran foriero di macchie indelebili sulle tovaglie, giustamente frizzante, si adatta bene ai piatti tradizionali mantovani grazie ad un residuo zuccherino (20 gr/l) che ben equilibria una acidità non banale (7,6 gr/l).


Dunque rosso rubino impenetrabile, spuma di color porpora ricca e persistente, alla vista dunque brioso e festaiolo; ma continuiamo! Il naso presenta intensi sentori fruttati, frutta rossa .. ovvio! In particolare di amarena, ciliegia, prugna matura, non manca anche un deciso floreale senza dubbio di viole. In bocca è anche morbido, gradevole ma soprattutto vivace e genuino. Riporta in toto le sensazioni olfattive, non di grande persistenza, ma sufficienti ad una decisa piacevolezza.


Dunque un vino rosso frizzante che soddisfa  appieno chi vuol bere semplice e poco impegnativo, è chiaro che per le sue caratteristiche organolettiche, richiede di essere consumato giovane, per non perderne la naturale effervescenza e i generosi echi fruttati di ciliegia e amarena.


Noi, alla "Fiera del Tartufo 2018" a Borgofranco sul Po (MN), lo abbiamo abbinato a salumi, tartare, risotto, gnocchetti e "turtei con la suca" ovviamente tutto con abbondante tartufo bianco locale. Buona risposta jolly del nostro "Scagarün"; per i secondi di carne, ovvio, al tartufo, abbiamo cambiato registro... avevamo senz'altro bisogno di maggiore struttura!!   




14 ottobre 2018, "Fiera del Tartufo 2018" a Borgofranco sul Po (MN), con la famiglia. 

mercoledì 17 ottobre 2018

Vino (247) : CHAMPAGNE HENRIET-BAZIN ROSE' GRAND CRU

Domaine : Henriet-Bazin - Villers-Marmery - (Montagne de Reims)
Appellation : AOC Champagne Grand Crus Rosè Brut
Cépages :
- 50% Pinot Noir (Verzenay e Verzy Grand Cru) (17% vinificato in rosso) 
- 50% Chardonnay (Verzenay Grand Cru)  
Alcol: 12,5 % Vol. 




Una "piccola maison", una cantina famigliare attiva da ormai 5 generazioni, lavorano 6 ettari di vigne di proprietà, suddivise in 37 parcelle in 3 villaggi: Verzy e Verzenay, classificati Grand Cru, e Villers-Marmery, Premier Cru. Dai primi due proviene soprattutto il Pinot Noir e dall'ultimo lo Chardonnay. La zona è la Montagne de Reims fra Epernay e Reims, circa 8.000 ha di vigneto famosi specialmente appunto per le uve a bacca nera: Pinot Noir e Pinot Meunier.


Il Pinot Noir c'è tutto in questo grande prodotto dove la vinificazione di una parte in rosso dona straordinaria morbidezza al vino base.    
Si presenta con un colore lampone con sfumature rosa salmone, molto trasparente, ottima e cremosa effervescenza, perlage fine e persistente.


La freschezza dello Chardonnay e il potere del Pinot Nero, ripeto anche vinificato in rosso, offrono un Rosato con aromi di frutti rossi e neri. Ma il bouquet è decisamente più articolato; si apre con note eleganti di lampone, ribes nero e ciliegia seguite da aromi di fragola, crosta di pane, lievito, banana, litchi, mela e ciclamino.
In bocca è fresco con, ripeto, una effervescenza cremosa . Il vino ritorna al palato con un deciso gusto di frutti rossi e neri (lampone, ciliegia, ribes nero) dando otttima corrispondenza con il naso. Il tutto è ben equilibrato grazie ad una fresca acidità, ben circondato da tonalità minerali. Il finale è perfettamente elegante, esaltato da una acidità che ne esalta così il fruttato.


Crostini di tartufo e formaggi francesi freschi per un'aperitivo super. Forse non l'abbinamento più centrato ma non è dato resistere a tanta magnificenza.



12 Ottobre 2018, Ampelos - Vineria & Champagneria di Ferrara, con Giovanni B.

giovedì 11 ottobre 2018

Vino (246) : M. SCHÄDLER RIELING AUSLESE 2015

Cantina : Weingut M. Schädler - Maikammer - Pfalz (D)
Denominazione : Prädikatswein Riesling Auslese
Vitigni : Riesling 100%
Alcol: 9,0 % Vol.



Insegno, nei corsi AIS, Viniviticoltura nei Paesi Europei", sono moderatamente esperto dei grandi vini europei, ma non mi sono ancora abituato alla magnificenza dei Riesling Tedeschi.
Auslese più o meno significa "selezione" è il terzo dei "Prädikatswein" che deriva appunto da una vendemmia selezionata con uve raccolte manualmente, con iniziale attacco della muffa mobile, la botritys cinerea. Sono vini che possono anche essere secchi ma normalmente sono meravigliosamente equilibrati tra il fresco ed il dolce.


Giallo grigio, luminoso, elegantissimo il naso, con note fresche di cedro, ananas candito, erbe aromatiche, spezie gialle, fiori di camomilla e tiglio, inoltre, chiusura, con sottili sentori di bottrite che dona eleganti note amare. In bocca, come detto, dolce, nervoso e allo stesso tempo cremoso, classiche sensazioni che solo i vini tedeschi sono in grado di raggruppare. Agile e perfettamente bilanciato, trova forza, pur con modesto grado alcolico, da un nervo acido ancora vibrante che lo tiene in tensione per tutto il lunghissimo finale, dove si alternano continui sprazzi di freschezza e mineralità. Questo vino darà piacere in evoluzione almeno per i prossimi 20-25 anni.


Un grande vino, un grande abbinamento, con una "pizza", si fa per dire, di Simone Padoan ai celeberrimi "Tigli" di San Bonifacio VR. La meravigliosa "Focaccia Pan Brioches e Foie Gras" ha interagito magistralmente con il vino; è vero, di fatto si tratta di un'abbinamento classico, ma lì siamo arrivati a livelli non usuali, magistrali tra gusto ed armonia, in una chiusura di degustazione da ricordare.

24 Luglio 2018, "i Tigli" a San Bonifacio VR, con la famiglia.