martedì 28 gennaio 2014

Vino (77) : selezione Fabio Contato - LUGANA DOC 2009

CANTINA : Azienda Agricola Provenza - Desenzano del Garda (Bs)

Un gran bel vino ottenuto da uve provenienti da vecchie viti di Trebbiano di Lugana con un 10% di Chardonnay, si affina in barrique per almeno 6 mesi e, prima della commercializzazione sosta in bottiglia per almeno tre mesi.
Buon grado alcolico (13,5°) che si mostra subito alla vista, con una consistenza quasi oleosa, presentandosi di colore giallo paglierino intenso, quasi dorato.


Un naso splendido con ricordi fruttati di pesca gialla con note dolci, quasi tostate; una mineralità ben espressa dà decisa complessità a questo vino sorprendente, pensando al vitigno di provenienza (detto Turbiana), che pur di buona qualità, raramente si fa ricordare su temi di questo livello.
In bocca equilibrio fra freschezza e morbidezza con persistente ricordo di frutta gialla, quasi cotta, ed un finale minerale con note iodate e di zafferano. 



Ovviamente non lo scopro io, si tratta di un vino noto ed importante con alti punteggi nelle guide enogastronomiche, ma quello che mi piace osservare che questo 2009 pur complesso e non giovanissimo, mantiene ad alto livello le caratteristiche di freschezza, che lo rendono spettacolarmente abbinabile, ad esempio, con dei crostacei e molluschi gratinati …. cosa che puntualmente ho fatto io , a casa, in quella noiosa (ma in tal senso recuperata) domenica di dicembre.

Gamberoni alla salsa di soia
Arrosticini di seppia con farina di mandorle
Cappelunghe gratinate  ai pistacchi

15 dicembre 2013, via X luglio, Rovigo.   

mercoledì 15 gennaio 2014

34 - Cucina : FILETTI DI SCORFANO CON COULIS DI POMODORO, OLIVE TAGGIASCHE E CAPPERI DI SOSSANO

Una ricetta estremamente semplice che può trasformarsi in un piatto raffinato in relazione al livello qualitativo degli ingredienti, un filetto di scorfano, dei pomodorini pachino, delle olive taggiasche e dei capperi "del nord" gestisti in modo "scomposto" possono portare a risultai sorprendenti.

Dosi per 4 persone.


Filetti di Scorfano
Fatevi pulire i filetti dal vostro pescivendolo (due filetti a testa) ricavandoli da un pesce di almeno mezzo chilo o più (possono ovviamente impiegarsi anche filetti di altro pesce ma lo scorfano mi sembra molto adatto per questa ricetta).
Conditeli con sale, pepe ed un filo d'olio, fateli riposare in frigo.


Coulis di pomodoro
-1/2 cipolla o scalogno tritata finemente
- 250 gr di pomodori pachino
- una manciata di foglie di basilico
- alcune olive taggiasche
- due cucchiai di capperi dissalati
- poco olio extravergine di oliva, sale ,pepe.
- 100 gr di vino bianco
- 1÷2 cucchiai di aceto di mele (magari di sherry)

Semplicissimo: fare soffriggere la cipolla in poco olio e quando per pochi minuti aggiungendo anche le foglie di basilico spezzate grossolanamente (dovranno poi essere eliminate). Aggiungere i pomodorini tagliati a metà, fare insaporire e aggiustare di sale e pepe, cuocere per 5 minuti sino ad eliminare l'acqua di vegetazione. Aggiungere il vino e l'aceto e continuare la cottura sino a quasi completo evaporazione del liquido.
Togliere le foglie di alloro e frullare al mixer, passare poi al colino medio (chinois) e tenere a disposizione per il completamento della ricetta.

Polenta
Preparate una polenta morbida nel solito modo ( per questa preparazione va molto bene anche la polenta rapida.



Il piatto
Scaldare il coulis aggiungendo le olive ed i capperi che devono solo scaldarsi e non "entrare" nel gusto della salsa.
Cuocere in una padella ben calda per circa 2÷3 minuti per parte i filetti di pesce; stendere una giusta quantità di polente nel piatto aggiungere con l'aiuto di una spatola i filetti di pesce e nappare con il coulis di pomodoro, le olive ed i capperi.
Nessun intingolo pesante ma ogni ingrediente deve rimanere personale per così dire "scomposto" nell'insieme. 

 
Il vino
In abbinamento ho servito un vino rosato abruzzese il Montepulciano d’Abruzzo 100% Cerasuolo DOC della Cantina Agriverde di Caldari di Ortona (Chieti).
Un vino che mi piace molto ed abbino volentieri con i pesci salsati ed in alternativa con le carni crude in carpaccio.
Ovviamente d'estate con prosciutto e melone!!



Questa piatto è stata presentato in occasione di una cena fra amici l' 8 febbraio 2013 a casa mia, ed è stato servito dopo l'antipasto, al posto della pasta, che generalmente, nelle mie cene di pesce, tendo oramai ad eliminare.

martedì 7 gennaio 2014

Vino (76) - Pedro Ximénez D.O. Condado de Huelva

Cantina: Bodegas Oliveros - Huelva (Andalusia, Spagna)

Amo in maniera incondizionata i vini "speciali", Marsala, Sherry, Madeira, ma in modo particolare il Pedro Ximénez. Non si capisce quindi perché nel mio blog non ne abbia ancora parlato pur avendo in archivio almeno una decina di schede di degustazione ... cercherò di ovviare al problema.

Appassimento spinto ….

Cominciamo con questo Pedro Ximénez della Bodegas Oliveros nella zona di Huelva, in Andalusia, per inciso la zona più prestigiosa di produzione del famoso prosciutto Pata Negra, da molti considerato il miglior prosciutto del mondo fatto che più o meno corrisponde a verità ... per me!
Produzione con appassimento in campo e "spremitura" (ammesso possa così essere definita) con l'uso di presse, pari pari come la per la produzione dell'olio di oliva! 

La produzione con l'uso della pressa

Di color mogano, di consistenza semi oleosa, mostra un' unghia (inclinano il bicchiere) di un bel color giallo oro, fantastica.
Al naso complesso di frutta cotta, uva passa, dattero, caramello e per diluizione liquirizia e caffè ; una meraviglia.


Poche settimane fa, a Verona, nel corso sui vini Europei che tengo a livello di sommelier A.I.S., era presente, nella degustazione finale di tre vini, appunto europei, che segue la parte teorica, un Pedro Ximénez di media qualità ma già tale da rendere esterefatti i corsisti (che ovviamente non conoscevano questa tipologia di vino) per la qualità e la piacevolezza di questo assaggio.


In bocca l'approccio è di un  dolce sciroppo, fresco (acido) non stucchevole e pastoso, che avvolge e riempie la bocca. Robusto (15,0° di alcol) e persistente, il frutto principale che si percepisce, oltre al ritrovato dattero, è il fico secco, completato da una persistenza infinita di caramello e uva passa.

Crescendo gustativo di cioccolato …. alla Busa !!

Il miglior vino (vino, c'è anche altro abbinabile ...) in assoluto (assieme al Madeira) per il cioccolato, ed appunto dagli amici, Sabina ed Enrico, della Trattoria alla Busa di S. Martino di Venezze (RO) ho potuto degustare questo importante Pedro Ximénez con un percorso di cioccolato, sia puro che in dessert .... abbiamo avuto una giornata fortunata !!!! 

Percorso di cioccolato …. alla Busa !!

24 agosto 2013, Trattoria alla Busa di S. Martino di Venezze, con Matteo A.   

sabato 4 gennaio 2014

33 - Cucina : SCHIZ GRATINATO CON CARPACCIO DI TONNO, FAGIOLINI E TARTUFO NERO

Lo “Schiz” formaggio tipico della provincia di Belluno che può essere consumato anche cotto, anzi la grigliatura lo rende particolarmente adatto a piatti semplici ma raffinati in abbinamento con il pesce ... almeno questo è il mio pensiero!

Lo Schiz, il nome deriva forse da "schizzi" di cagliata recuperati ….

In tale ottica in una delle mie serate enogastronomiche ho presentato questo antipasto, semplice, leggero e di facile preparazione ben apprezzato dai partecipanti.  

Schiz Gratinato 
Taglio il formaggio a fette regolari (vedi foto) e lo faccio gratinare al forno, sotto il grill, spolverato di grana per circa 30 secondi e cioè prima che incominci a sciogliersi.

Carpaccio di Tonno
Per il carpaccio creo una emulsione per il condimento con una parte di olio, mezza parte di limone ed alcune gocce di salsa di soia.
Condisco il carpaccio con l'emulsione ed una spolverata di pepe solo al momento di servire.

Fagiolini
Lesso in acqua salata dei fogiolini puliti, faccio raffreddare, condisco solo con sale e pepe mescolando accuratamente.


Il piatto
Pongo sul fondo del piatto il carpaccio di tonno condito con la salsina, pongo nel mezzo una giusta quantità dei fagiolini preparati, adagio di lato tre pezzi di formaggio gratinato e, se disponibile, completo con alcune  lamelle di tartufo nero.
Accompagno con fette di pane pugliese, passate al forno con un nulla di olio extravergine e pepe.

Il vino
Nel'occasione ho abbinato il piatto con uno spumante rosato, il metodo classico FULVIO BEO ROSE’ della Azienda Agricola Ca'Rugate.
In linea di analisi sensoriale questo piatto si adatta bene anche ad un vino di una certa struttura come un Trebbiano d'Abruzzo (Bombino bianco) od un Lugana, maturati con un "giusto" passaggio in legno. 

Questa antipasto è stata presentato in occasione della serie di appuntamenti chiamati ENOZIONI: La Cucina di Ulisse Avanzi all’ Osteria "Ai Trani" in Rovigo. 
In particolare si trattava di ENOZIONI 9  del 25.11.2010, serata intitolata: "FORMAGGIO ? .. NO!!! CUCINA AL FORMAGGIO".

venerdì 3 gennaio 2014

Vino (33) : Château de Malle 2003 Sauternes

Per il formaggio di "interregno" e per gli erboranti è entrato in campo questo Château de Malle ottenuto con un uvaggio tra Semillion, Sauvignon e in piccola parte Muscadelle aggrediti da muffa nobile (14,5°), un "deuxième cru" nella solita classificazione dei vini di Bordeaux del 1855.



Al naso melone, miele e albicocche dominanti, poi zafferano e iodio, consistente, di colore giallo paglierino con un'ombra di grigio. 
In bocca fresco, bilanciato sulle note di marmellata di agrumi e sulla frutta esotica che si sposano a meraviglia con la sapidità del Vezzena stravecchio e la personalità degli erboranti.
Lungo in bocca, sorprendente vista la giovane età (per un Sauternes), nell'assaggio congiunto con i formaggi si è esaltato sino a note sensuali di liquirizia e zucchero bruciato.


Dunque con Vezzena stravecchio, Gongorzola novarese naturale, Gongorzola a due paste (come nasce il Gongorzola) ed un Blu d'Auvergne prodotto nella zona di Clermont-Ferrand  ricordata anche da Cesare nel "de bello Gallico".
Per questo ed altri motivi una serata da ricordare!!

24 aprile 2012, Trattoria "al Ponte" di Lusia (RO) con Massimo D.I., Giuseppe C. e Claudio B.

Vino (75) : SANTUS 2009 BRUT FRANCIACORTA DOCG

Cantina : Azienda Agricola Maria Luisa Santus - Rovato, BS

Siamo finalmente di fronte ad un Franciacorta "diverso", uve perfettamente mature che esaltano finalmente anche la mineralità del "terroir" spesso trascurata ed offuscata dal dosaggio  che "inquina" le bollicine mediocri.


La base spumante quindi diversa dal solito metodo classico Franciacortino, che impiega solitamente maturazioni incomplete, e che si vede tutto in questo color giallo dorato appena scalfito dal perlage fine e persistente come raramente ci è capitato di notare in un Franciacorta diciamo "base".


Un po' timido al naso in partenza, ma poi esce un ventaglio evoluto con note, oltre dei soliti lieviti, anche di di miele, papaya, cedro candito e forse nocciola appena, appena percettibile.
Un sorso intrigante con sensazione cremosa data dal perlage, lunga persistenza con note finali decisamente minerali una volta finito l'effetto "pungente" della anidride carbonica.


Un prodotto realizzato con una sapiente tecnica di vinificazione parte in acciaio e parte in legno con lunga permanenza sulle fecce fini sino ad un risultato degno di una classe di prezzo superiore.
Insomma un prodotto che mi è proprio piaciuto, come aperitivo, ma con grande possibilità di abbinamento con tutti i piatti dove la grassezza la fa da padrone come, ad esempio, una magnifico fritto od un risotto con gamberi e verdure croccanti.



Altri Franciacorta nel Blog:


24 ottobre 2013, Trattoria "al Ponte" di Lusia (RO) con Enrico R. e Silvia R.(Collega Sommelier).