venerdì 24 gennaio 2020

RU09 : CLAIRIN SAJOUS RHUM HAITI

Produttore : Distillerie Chelo  - Saint Michel de L’Attalaye - Haiti
Stile: Clairin - distillazione di un mosto di sciroppo di canna integrale 
Denominazione:  Quasi "Rhum Agricole"
Alcol: 55,90 % in volume



Viene ottenuto dalla distillazione di una rara varietà di canna da zucchero, la Cristalline, con coltivazioni situate a Saint Michel de L’Attalaye, un popoloso centro Haitiano. Lo stile “Clairin” appartiene a  Rhum prodotti con canna da zucchero naturale, senza far ricorso a varietà ibride, con fermentazioni spontanee senza lieviti selezionati; la distillazione avviene in alambicchi discontinui e non si esegue nessun tipo di filtrazione, in pratica questi Rhum sono equiparabili ai famosi Rum Agricole.
E' un prodotto che potremo definire "nudo", completamente trasparente, una piccola perla.

Alla prima rapida olfazione, ad una distanza di circa 5 cm dal bordo del bicchiere, e senza nessuna roteazione, ho apprezzato una assoluta pulizia, nessuna intromissione di legno od altro. 



Nella seconda olfazione, avvicinando il naso in mondo più deciso al bicchiere, ma ancora senza nessuna rotazione, ho percepito note mature di fiori secchi e di zafferano.  

La terza olfazione, introducendo in naso nel bicchiere, ho individuato precise note di frutta tropicale, pesche sciroppate, pepe e peperoncino, con un "che" quasi balsamico.  

Infine roteando il bicchiere ho  potuto apprezzare un complesso aromatico importante ed appagante, tessuto su note evolute di carrube, cioccolato e caffè, 

In bocca completamente diverso dai soliti Rhum scuri, mai pesante, poco speziato ma sospinto da una piacevole vena acida in armonia con la possente nota alcolica.



Non è un rum standard, completamente fuori dall'ordinario per precisione e pulizia, merita sicuramente un assaggio attento per carpirne tutte le non usuali peculiarità.   


10 Gennaio 2020, "Franchin Lounge Bar" a Rovigo, con Luca M.

giovedì 9 gennaio 2020

BI (06) - BIRRA LA TRAPPE WITTE

Produttore : La Trappe - Abbaye de Koningshoeven - Olanda
Tipologia: Blanche/Witbier
Alcolicità: 5,50% in volume
Note: Unica Birra Bianca Trappista


La Trappe Witte è l’unica birra bianca della tipologia Trappista. Fu prodotta per la prima volta nel 2003, ma i primi esperimenti specifici furono realizzati a partire dalla prima metà del secolo scorso. Nasce come birra destinata ai mesi estivi ma viene ora proposta durante tutto l'anno in virtù di un innegabile successo. Si mostra con una veste dorata, più intensa delle normali birre di tipologia Blanche, non particolarmente limpida per la presenza di lieviti in sospensione. Schiuma candida ed alta, appena versata, si riduce notevolmente in fase di riposo dando comunque segno di buona persistenza. 



Al naso decisamente fresca, con note fruttate evolute quali banana e scorza di arancio; significativa nota luppolata che, per diluizione, lascia una decisa scia speziata, quasi di zenzero.  In bocca si ritrova la freschezza percepita al naso comunque con buona rotondità che porta, in attenta degustazione, a note di cedro e pompelmo con un conseguente finale leggermente amaro. Una birra fresca che trova ottimo abbinamento, fra l'altro, con piatti a base di pesce; in tale ottica io l'ho provata con una "pizza gourmet" a base di crema di zucchine, burrata, gamberoni crudi e taralli sbriciolati. 


Una vera meraviglia per quella sua freschezza in perfetto abbinamento con la tendenza dolce del piatto e la finale nota appena appena amara perfetta per la chiusura gustativa. Un abbinamento che sinceramente vi consiglio!!



06 gennaio 2020, Pizzeria "dallo Zio" a Ceneselli RO, con la famiglia.

lunedì 6 gennaio 2020

F(27): DEGUSTAZIONE FORMAGGI "RETROBOTTEGA" CEREA 21.12.2019

Formaggi in ordine di degustazione:




1 - MOZZARELLA DOP CAMPANA 

Classico formaggio a pasta filata prodotto con latte di bufala intero, colore bianco perlaceo, buccia sottilissima  screziata dai segni della affumicatura.
La sua forma tondeggiante presentava una struttura interna “a cipolla” con le sfoglie sovrapposte che tendevano ad esaurirsi verso l’interno.
Un naso esplicito su note comunque delicate e lievemente acide, in bocca "dolce" ben integrato con le note di freschezza, non prevaricante, pasta soda (sintomo di recente lavorazione), succulenza equilibrata, ricordi lattici, persistenza di grande finezza, appena appena sapida e tessuta su note vegetali.


2 - FORMAGGIO "LE PIC" DI CAPRA 

Formaggio di piccole dimensioni, prodotto con latte di capra nel sud-ovest della Francia dal famoso caseificio Le Pic nel comune di Penne du Tarn. E' un formaggio da consumarsi fresco, il nostro aveva una trentina di giorni, e presentava una buccia fiorita caratteristica. In bocca una pasta fondente e dolce con una nota di piccante in crosta, sottocrosta cremoso. Riconoscibilissima anche la nota acida caratteristica dei formaggi caprini, qui ben equilibrata dalla morbidezza del vino. Chiusura interessante con note lattiche ed aromatiche. 


3 - LE BRIE DE MEAUX FERMIER AOP (Edmond de Rothschild)

Il Brie de Meaux è un formaggio grasso vaccino, di breve stagionatura, a pasta molle e crosta fiorita, il suo nome deriva dalla città di Meaux nella regione di Brie nel nord della Francia. Il termine "fermier" indica che il formaggio è prodotto con il latte raccolto nella stessa fattoria di produzione. Il nostro inoltre presentava un altro importante blasone in quanto la fattoria appartiene alla famiglia Rothschild sin dal 1953; infatti Edmond de Rothschild la acquistò con lo scopo di preservare le abilità artigianali dei produttori di formaggi della zona.
Alla vista la crosta del nostro Brie appariva ricoperta di una fine lanuggine bianca con delle striature di pigmento rossastro, la pasta era di colore giallo paglierino chiaro. Al tatto la sua consistenza era cremosa molto soffice ma non fondente. Il suo bouquet di profumi era "terroso", molto sviluppato; in bocca un fine sapore di nocciola si sviluppava al momento della degustazione con una coinvolgente chiusura, allo stesso momento dolce, sapida ed aromatica, caratteristica! 


4 - TESTUN IN FOGLIE DI CASTAGNO OCCELLI® 
   
Formaggio di latte vaccino e caprino è affinato un anno e mezzo avvolto in foglie di castagno, che mantengono il formaggio umido e conferendo un aroma inebriante ed un sapore dolce. Nel nostro la pasta era soda con una consistenza friabile e un aroma terroso, appena di zucchero bruciato. Come detto sapore dolce, ricco di sensazioni di frutta secca e complesso di sottobosco. Lungo finale su note dolci-sapide gradevolissime.


5 - COMTÉ (38 MESI)

E’ stato uno dei primi formaggi francesi tutelato dalla AOC, è un formaggio a latte crudo con sole vacche della zona, viene prodotto con caglio di vitello e dopo le solite operazioni affinato da 6 a 24 mesi. e più come nel nostro caso, infatti quello degustato aveva un affinamento di 38 mesi: crosta solida di color bruno.
Al naso un delizioso profumo fruttato e floreale, caratteristico, con un assaggio preciso di note sapide e dolci allo stesso tempo ed infinita persistenza di nocciola. Grande formaggio!!


6 - BLU DI BAGNOLI 

Formaggio caprino a coagulazione presamica con caglio di vitello, cui viene inoculato in fase di lavorazione il penicillium roqueforti, che in fase di stagionatura sprigiona le classiche e nobili muffe dell’erborinatura. La forma viene in fase di affinamento avvolta in garze di cotone impregnate di vino Friularo Passito di Bagnoli di Sopra e infine spolverato con frutti di bosco liofilizzati e fiori di malva, ibisco e fiordaliso. Il nostro si presentava con una pasta compatta e con venature tendenti al verde-blu. Il gusto era intenso, con inizialmente sentori lattici di burro e di sottobosco, che diventano sempre meno evidenti all’aumentare della sensazione del piccante, che magistralmente veniva subito mitigato dalla dolcezza del vino e della miscela dei frutti di copertura. Un gran bel formaggio!! 





Vino in abbinamento: PINOT GRIS KAEFFERKOPF CUVÉE RENÉ SICK 2017



La degustazione è avvenuta in "sede di antipasto" e quindi ho cercato un vino "jolly", per così dire, in modo da non appesantire troppo il resto della serata. 
Questo Pinot Grigio Alsaziano dal Grand Cru Kaefferkopf, ha in pieno mantenuto le aspettative in base anche al suo residuo zuccherino, attorno a 36 gr/l, che hanno dato la morbidezza utile per "gestire" i formaggi più impegnativi come il Testun, il Comtè ed il Blu di Bagnoli. Perfettamente in riga invece con i primi tre formaggi, sia per la ancor presente nota di freschezza, che per la buona aromaticità che non hanno prevaricato, ma piacevolmente interagito con la personale tendenza dolce dei formaggi.  



21 dicembre 2019, "Retrobottega" dell'amico Luca Faggioni a Cerea VR, con Patrizia, Maria e Marco.