martedì 23 febbraio 2021

Vino (335) : GIGANTE 2009 VERDUZZO FRIULANO

Cantina : Gigante Adriano Ssa - Corno di Rosazzo UD
Denominazione : DOC Friuli Colli Orientali
Vitigno : Verduzzo Friulano 100% 
Alcol: 14,5% Vol.





Recitava la scheda del vino sul sito del Produttore: "Mantiene le sue caratteristiche nei 5 anni successivi all’imbottigliamento". Non nego che scoperta, in fondo alla mia cantina, questa bottiglia del 2009 mi sono apprestato a stapparla con un certo timore, o meglio con la convinzione di avere perso del tempo prezioso per degustare il vino in "piena forma". Errore, complessità e freschezza ancora vibranti, dolcezza non stucchevole ed un corpo invidiabile, non scontato per un Verduzzo!!





Giallo dorato, oro antico, consistente e di buona trasparenza. Naso complesso, non affrontabile nel "solito modo" ma inizialmente chiuso, ha poi fornito un insieme di sensazioni atipiche quali caramello salato, frutta secca, caramelle di burro, poi anche note floro-vegetali evolute, quali fiori e salvia secchi; lungo finale ricco di profumi maturi di fermentazione con buona mineralità iodata. Grande cremosità in bocca, lievi sensazioni tanniche, lungo finale dolce e speziato.




Tranquillo abbinamento domenicale con muffin di pasticceria, cremosi, importanti, di fatto difficili da abbinare. Ma "lui" ce l'ha fatta in virtù della importante dolcezza, della morbida struttura e delle note minerali, perfetta contrapposizione alle grasse creme di farcitura. 





07 Febbraio 2021, una domenica in famiglia!!

venerdì 19 febbraio 2021

Vino (334) : DEGUSTAZIONE MARSALA (13.02.2021)

MARSALA: …irruente, fiero, irripetibile!!
Con i Senzagiacca GV a "LaTappa" - Rovigo - 13 Febbraio 2021


Bottiglia in Degustazione


Il Marsala inizialmente nasce da un vino elaborato con una tecnica chiamata "perpetua", un metodo di invecchiamento simile al metodo Solera ma impiegando una sola botte. La sua, per così dire, scoperta si deve ad un commerciante di vini inglese, certo Woodhouse, che sul finire del 1700 casualmente approdato a Marsala fu colpito dal vino locale che, dopo averlo opportunamente fortificato per il trasporto via mare, ottenne un grande successo in Inghilterra dando così il via alla storia del Marsala. 
Circa 50 anni dopo un armatore calabrese, Florio, divenne il magnate incontrastato del Marsala seguito da altre famiglie quali Rallo e Pellegrino tuttora i produttori ed i commerciati di riferimento.
I vitigni da cui si ricava il Marsala, principalmente Inzolia, Grillo e Catarratto trovano il loro ambente ideale nella fascia costiera a sud di Marsala dove si trovano le famose "terre rosse", ricche di ferro ma povere di nutrimento e quindi adatte a vini concentrati e ricchi di zuccheri non dispersi dalla pianta in uno sviluppo vegetativo eccessivo.
Le tecniche di produzione si sono poi evolute dando vita a diverse tipologie che sono riassunte nella "piramide" seguente; il vertice è rappresentato dalle Marsale Vergini, secche, mai dolci, grandi vini da aperitivo e per i frutti di mare.



La nostra degustazione ha spaziato in varie tipologie con abbinamento a pesce, formaggi e dolci nella ricerca di quell'armonia gusto-olfattiva che come pochi questo vino è in grado di dare; abbiamo poi chiuso con un Brandy Riserva, siciliano, da vino dalle stesse uve del Marsala, abbinato alla celeberrima cioccolata di Modica in un finale veramente indimenticabile!!


1 - Vecchio Samperi Marco De Bartoli

Invecchiamento in fusti di rovere e castagno per almeno 15 anni metodo in perpetuo (solera atipica) nessuna aggiunta di alcol.
Giallo ambra, decise note di smalto e ceralacca, con diluizione verso frutta secca a miele. In bocca fresco, sapido e persistente... una goduria con le ostriche gratinate!!




2 - Marsala Vergine DOC “Soleras” Cantine Pellegrino 1880

Invecchiamento con metodo soleras per oltre 5 anni in botti di rovere 100-80 50 hl e con fortificazione sino a 19-20°.
Polpette fritte di salmone per questo vino ambrato, cristallino di grande corpo e consistenza. Al naso ampio su note di frutta secca tostata e spezie dolci; in bocca raffinato, equilibrato, importante, con buona freschezza (appunto abbinata al fritto) e lunga persistenza speziata. 




3 - Marsala Superiore “Riserva" Storica 1995" DOC Vito Curatolo Arini

Lunga macerazione per aumentare l’estrazione dei tannini d aggiunta di alcol fino a 19%. Invecchiamento in barriques francesi.
Prodotto con uve Grillo e Catarratto, ambrato brillante, ha mostrato nel bicchiere grande consistenza. Su un naso di agrumi canditi si sono aggiunte sensazioni di datteri ed uva passa sotto spirito. Mi ha intrigato l'abbinamento con lo Zafran, formaggio ligure allo zafferano, che ne ha esaltato il corpo e la morbidezza. 




4 - Marsala Superiore Semisecco ‘Donna Franca' Florio

Fortificazione “concia” (mistella, mosto cotto e distillato di vino) blend di Marsala invecchiati 15-30 anni in botti di rovere, grado alcolico 19,0 % in vol.
Giallo ambrato brillante ha presentato un naso equilibrato fra frutta e spezie. Semisecco ma con buon tenore zuccherino è stato abbinato ad un formaggio fuoriclasse, quel Blu del Lavagè che reputo uno dei massimi "blu" italiani. Ha "tenuto" ed armonizzato la rusticità del formaggio alla luce della sua straordinaria morbidezza e delle importanti note vanigliate. 





5 - Marsala Riserva Superiore Ambra Dolce DOC “Vintage” 1980 - Heritage

Fortificazione sino a circa 19°, controllo maniacale sulla produzione, invecchiamento oltre 35 anni in botti di rovere.
Una grande "Riserva Dolce", ambrato quasi topazio, al naso possente, affumicato, poi frutta candita e spezie dolci ne hanno completato un naso ampio e caratteristico. Grande persistenza e struttura gli ha permesso di "affrontare" cannoli e cassata arrivati in tempo da Catania. Dolci che ne hanno esaltato la grande struttura e la lunghissima persistenza. 





6 - Brandy Conte Alambicco di Sicilia Riserva 14 Anni

Brandy riserva, appunto 14 anni in tini di rovere di slovenia, unico in Sicilia ottenuto con metodo artigianale in alambicco discontinuo.
I suoi 40° gli anno permesso di non sfigurare abbinato alle cioccolate modicane di Bonajuto, anche con 60÷70÷80÷90% di cacao. Le sue note fruttate e vellutate hanno trovato, inoltre ottimo riscontro, anche con le caratteristiche cioccolate alla vaniglia ed alla cannella che sono un pò l'emblema di Buonajuto.



 

venerdì 5 febbraio 2021

Vino (333) : BRUNELLO DI MONTALCINO COL D'ORCIA 2008

Cantina : COL D'ORCIA S.r.l. Società Agricola - Montalcino (SI) 
Denominazione : DOCG
Uvaggio : 100% Sangiovese
Alcol: 14,5 % Vol. 



Quello che balza subito agli occhi è il colore: rosso rubino, pieno, profondo con un bordo lievemente albicocca. Dopo circa 12 anni il fatto mi sembra da segnalare. "Pieno" e consistente nel bicchiere ha evocato grande struttura e preciso percorso di maturazione. Al naso tutto quello che ci si aspetta (dopo 30 anni di degustazioni... sob!!); un lieve floreale di viola, la pienezza della frutta rossa in confettura, mora e prugna evolute. I quattro anni di maturazione in legno si sono fatti sentire con le note speziate e vanigliate rendendo giusto merito agli aromi terziari.




In bocca setoso, con tannini ben levigati, ancora fresco e piacevole, discreta sapidità su un finale pieno, lungo, completo di frutta e spezie.

Le foto testimoniano la verità: scelto per accompagnare una costata, nel tempo di attesa la bottiglia è stata terminata e quindi, ancora in sede di antipasto, il vino è stato giocoforza abbinato ad una burrata ed ad un "leggero" roast-beef ... non certo il massimo ma cosa si poteva fare di più, certo non attendere... 




Appunti di Degustazione

martedì 2 febbraio 2021

(90) - CUCINA : POLPETTE DI SALMONE FRITTE

Facile facile, una ricetta sfiziosa che io preparo in abbinamento a vini bianchi aromatici e corposi. Ottimi risultati si ottengono con gli Sherry od i Marsala secchi ma anche con i grandi Riesling Tedeschi o con i Gewürztraminer di buona gradazione. 




Ingredienti 
- 300 gr filetto di salmone
- 1 cucchiaio di olio extravergine
- prezzemolo tritato
- 100 gr di pane raffermo bagnato e strizzato 
- 1 uovo
- pangrattato 
- sale, pepe
- olio per friggere 


In una padella cuocere per 4-5 minuti i filetti di salmone fresco con poco olio evo, pochissima acqua ed il prezzemolo tritato. Mettere i filetti in una ciotola aggiungendo il pane, l'uovo, sale e pepe. Mescolare ben bene gli ingredienti eventualmente aggiungere poco pane grattugiato per la giusta consistenza.
Ricavare delle palline con un cucchiaio di composto, passarle nel pangrattato e friggerle in abbondante olio per 1-2 minuti e comunque fino a giusta doratura.

Servire caldissime su un piccolo letto di misticanza.





13 Febbraio 2021, La Tappa a Rovigo, pranzo con i SGGV!