sabato 27 aprile 2019

Vino (265) - SAUVIGNON I.G.P. EMILIA 2017

Cantina : Azienda Agr. Corte Madonnina - Pomposa di Codigoro FE 
Denominazione: Emilia I.G.P.
Vitigno: 100 % Sauvignon bianco
Grado alcolico: 11,5° %  



Dalla zona Litoranea della provincia di Ferrara (Delta del Po), un vino da celeberrimo vitigno internazionale, il Sauvignon, ben adattato ad un suolo sabbioso per il 90% che appunto caratterizza i terreni nel Delta Ferrarese. Un vino semplice, senza pretese ma per questo gradevole ed immediato, vinificato ed affinato esclusivamente in acciaio trova un grande abbinamento con le preparazioni a base di pesce di acqua dolce, sposandone appunto la semplicità e l'aromatica nota caratteristica.
Ma andiamo con ordine, si presenta con un bel giallo paglierino con note verdoline, come quasi sempre nel Sauvignon, media consistenza, decisamente cristallino, non male!!


Al naso esprime gli aromi caratteristici del vitigno, in forma semplice si possono riconoscere il fruttato della pesca bianca, banana, litchi e pompelmo, ed il floreale dei fiori bianchi di sambuco e di acacia.
Al palato un attacco fresco e decisamente piacevole, buon corpo su una discreta sapidità; un discreto finale su note di pesca e limone. 

Il Luccioperca è stato introdotto in Italia all'inizio del secolo scorso, ma più recentemente anche quale nemico dell'infestate siluro per cercare un riequilibrio dell’ecosistema sconvolto dal gigante danubiano. Per noi si tratta comunque di un pesce molto buono, poco spinoso e con carne delicata che si adatta a diverse preparazioni oltre ai classici filetti. 



Questo Risotto al Luccioperca che ho preparato, ben si adatta al nostro Sauvignon. Il risotto reso strutturato dalla presenza del pomodoro, in giusta dose per non coprire l'eccellente qualità del pesce, ha trovato un degno alleato in questo semplice, ma non banale, "vino delle sabbie" che ha accompagnato perfettamente l'aromaticità del piatto innescando la giusta sinergia anche con note fresche del vino e la precisa tendenza dolce del piatto.



PS1: sul blog, la mia semplice ricetta del "Risotto al Luccioperca".
PS2: il pesce era stato pescato nel Po di Volano in zona vicina al vigneto del Sauvignon.     


10 Marzo 2019, Via x Luglio a Rovigo, con la famiglia

venerdì 19 aprile 2019

F(22) : DEGUSTAZIONE FORMAGGI ITALIANI 22.03.2016

Formaggi in ordine di degustazione:




1 - VAL REGINA BUFALA (Agricola La Valle di Goito MN) 
La Valregina degustata è un formaggio a pasta morbida con una lieve e fine occhiatura. Naso tipico con burro fresco e yogurt con chiari ricordi lattici. Cremosa al palato, giustamente tessuta fra dolce e salato, fine e burrosa ricorda nel finale le erbe di campo. Un formaggio ideale per iniziare una degustazione.
Vino: Rajàh 2014 - Terre Siciliane IGP - Gorghi Tondi
   

2 - GENZIANA DI CAPRA (LA CASARA - Roncà VR)
Formaggio a pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte di capra pastorizzato, si presenta di forma quadrata di circa 2 kg. La crosta è sottile, la pasta è compatta e morbida di colore bianco dal sapore delicato e gradevole, con note fresche a caratteristiche del latte di capra. Naso delicato che profuma di erbe ha fornito la giusta struttura per il passaggio al terzo formaggio.
Vino: Rajàh 2014 - Terre Siciliane IGP - Gorghi Tondi

                                                                                                                           
3 - SALVA CREMASCO (Province Lombarde)
Il Salva Cremasco è un formaggio molle da tavola, a pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte di vacca intero, a crosta lavata nelle provincie di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi, Milano.
Il nostro formaggio aveva circa 4 mesi di stagionatura si presentava con una crosta leggermente fiorita, pasta di colore bianco con accenni di proteolisi sotto crosta.
Un naso complesso con note di fungo e sottobosco, all’interno aromatico e decisamente fragrante, in bocca gradevolmente e tipicamente sapido, complesso, con nota asprigna caratteristica ancora presente che ci abbandonerà sicuramente con il proseguire della stagionatura. Un prodotto di estrema qualità.
Vino: Rajàh 2014 - Terre Siciliane IGP - Gorghi Tondi



4 - BETTELMATT (Val Formazza)
Il Bettelmatt® è un formaggio ottenuto dal latte crudo intero di una mungitura, prevalentemente di vacche di razza Bruno Alpina. Il nostro presentava una pasta colore giallo paglierino carico, con piccola occhiatura irregolare e crosta sottile e liscia. Magico al naso con chiari ricordi di fiori ed erbe alpine, dava comunque ancora note lattiche evolute. In bocca dopo un ingresso appena appena dolce ha lasciato spazio a sapori più intensi, sapidi ed erbacei. Il Bettelmatt si produce tutto in una sola stagione, l'estate, e tutto in una zona limitatissima, l'Alta Valle Antigoriana e Val Formazza e tutto in alpeggio a partire da mimino 1900 metri di altitudine, da questo le sue caratteristiche uniche.
Vino: “Cocciapazza” 2012 - Montepulciano d’Abruzzo DOC - Torre dei Beati




5 - FONTINA D’ALPEGGIO
Notissimo formaggio, nella versione "d'alpeggio" trova la sua declinazione migliore con profumi e sapori da vero fuoriclasse. Non esce da questo schema il nostro in degustazione con una stagionatura superiore ai 3 mesi, presentava al naso importanti note dolci e  lattiche da far ricordare il miglior Emmental di grotta. E poi ancora il marron glacé ed il miele con precisi accenni tostati. Al palato la sapidità tendeva a coprire la tipica dolcezza portando verso a gusti di nocciola e noce. Morbida, grassa, elastica un formaggio che mi ha meravigliato.
Vino: “Cocciapazza” 2012 - Montepulciano d’Abruzzo DOC - Torre dei Beati


6 - CACIOCAVALLO DI FORENZA
Una pasta filata che può considerarsi un vero cru, si presenta in forme rotondeggianti di 3÷4 kg. La crosta si presenta sottile e di colore giallo mentre la pasta è compatta e di colore bianco, con delle piccole fessure che sembrano lacrimare grasso. Si tratta normalmente di lacrime di caglio che veicolano profumi e sapori più intensi ed esclusivi.  
Il nostro stagionato, a parer mio, 7÷8 mesi, dava sapore deciso mediamente salato e dall’odore pungente aromatico di tostato e peperone, veramente caratteristico.
Vino: SAMOS VIN DOUX NATUREL 2013 - AOC Samos - Cooperatives of Samos Grecia  





7 - CONCIATO ROMANO (Provincia di Caserta)
Presidio Slow Food, rottura della cagliata a mano, salatura a secco e periodo di affinamento in salamoia aromatica in orci di terracotta. Nella salamoia vino, peperoncino, timo e origano ed altro e quindi una stagionatura in anfore o vetro per almeno 6 mesi. Profumi e sapori intensi ed esclusivi, difficili da descrivere (alcol, frutta rossa molto matura) ma che portano la mente verso il piccante, il complesso, l'esclusivo: magico in abbinamento con il vino.
Vino: SAMOS VIN DOUX NATUREL 2013 - AOC Samos - Cooperatives of Samos Grecia  




Questa degustazione, come quasi tutte le altre, si è  basata sui formaggi scelti assieme all’amico Luca Faggioni, grande patron della “Bottega del Buongustaio” a Cerea VR. 

26 marzo 2016, Antico Canevone Lounge Pub, Rovigo
  

martedì 16 aprile 2019

Vino (264) : TAVEL ROC-EPINE ROSÉ 2016

Cantina :  Domaines Lafond - Tavel (Rodano Meridionale) 
Denominazione :  AOC Tavel 
Vitigni : Grenache 60%, Cinsault 20%, Syrah 20%  
Alcol: 14,0% Vol.
Note: Agricoltura Biologica 




Da Tavel, unica denominazione francese che prevedo solo rosati, arriva questo importante vino, ricco di aromi e con un potenziale eccezionale per l'invecchiamento.
Non siamo, con questo 2016, nelle condizioni di grande invecchiamento ma il vino comincia già ad indicare il suo percorso di maturità.
Decisamente color salmone con riflessi ambrati, i suoi 14° si fanno subito notare anche alla vista per quella sua consistenza quasi oleosa.
Al naso aromi precisi di ciliegia, ribes rosso, ma anche lattico, toni terrosi, leggera vaniglia; quindi non solo fruttato, come i rosé classici, ma già in evoluzione sui terziari che derivano anche dal fatto che il 33% è stato fermentato per 1 mese in barriques nuove di rovere.


Un sorso importante (per un rosato) con buona freschezza, bilanciata appunto dall'alcol importante, tannino appena percettibile fra note fruttate con tocchi di spezie e di pietra focaia. Lungo finale fumoso con preponderanza di note minerali.
Un rosato importante che ho abbinato a due tipologie di SALAMI POLESANI rigorosamente di casa. Uno con impasto un pò più grasso ed uno appena più magro, due ottimi salami morbidi, per una stagionatura ancora breve, ma già ottimale.


Tendenza dolce dei salami in totale equilibrio con la freschezza del vino, pure la grassezza, del salume più morbido, ha trovato equilibrio con le sapide note minerali del vino. Speziatura ed aromaticità in simbiosi finale con l'intensità gusto-olfattiva e la lunga persistenza. Insomma un abbinamento quasi "didattico" per una grande piacevolezza finale.
Dimenticavo: prima c'erano dei tortellini fatti a mano, ed anche lì non "stava" per niente male - fra le altre cose, alcol con succulenta: ok!!




16 Aprile 2018, via X luglio a Rovigo, a pranzo con la famiglia.

sabato 13 aprile 2019

F(21) : DEGUSTAZIONE TOME E MORBIDELLO 07-04-2019

Formaggi in ordine di degustazione:

1 - TOMA MONVISO DI BUFALA 
2 - RASCHERA DOP
3 - TOMA D'ALBA AL BAROLO
4 - PROVOLONE MORBIDELLO DI BARI



1 - TOMA MONVISO DI BUFALA (Piemonte) 

Formaggio con breve stagionatura prodotto con il latte di bufala delle vallate del Monviso. Crosta grigio-marrone, pasta morbida ed elastica di colore bianco tendente al gessato, sapore e aroma dolce ma intenso. Presentava una crosta leggera di colore bianco latte, leggermente fiorita, mi ha in un primo momento ricordato il Brie della Normandia. All’interno la pasta era molto morbida, degustata a temperatura ambiente si è presentata con consistenza cremosa, gusto delicato, con note acidule tipiche dei formaggi di puro latte di bufala. Una piacevolissima scoperta!


2 - RASCHERA DOP (Piemonte)

Formaggio piemontese prodotto nella provincia di Cuneo con latte di vacca e un'aggiunta di latte di pecora o capra. Il nostro, da forma quadrata di 8-10 kg, era a breve stagionatura diciamo circa una trentina di giorni. 
La crosta era sottile, liscia, di colore grigio rossastro con sfumature più accentuate. La pasta era elastica, di colore avorio con il sotto crosta più marcato. L'occhiatura era fitta, sparsa ed irregolare di piccole e medie dimensioni. Fine e delicato profumo di latte ed erba tagliata, al palato appena piccante ma ancora con note lattiche predominanti, veramente ottimi anche i ricordi erbacei e di stalla. 

Inizio solo Formaggi e Vino, poi divertimento pura!!


3 - TOMA D'ALBA AL BAROLO (Piemonte)

Da latte di vacca e pecora la Toma al Barolo, stagiona per alcuni mesi, viene poi affinata in vinacce arricchite da vino Barolo Docg. La crosta si presenta pertanto umida, di colore violaceo. Il nostro formaggio presentava una pasta semi dura e compatta con sotto crosta ancora di colore più marcato. Il latte d'alpeggio ha conferito a questo formaggio un sapore deciso, ricco di aromi di fiori e erbe, che l'affinatura in vinaccia ha arricchito con sentori vinosi e di cantina. E’ un grande formaggio da degustazione e meditazione, ed appunto il suo gusto di sicura personalità ben si abbina a grandi vini rossi d’annata. 


4 -  PROVOLONE MORBIDELLO DI BARI (Puglia)

Provolone pugliese, ancora morbido e piacevole al palato. Gusto deciso più o meno piccante a seconda della stagionatura, è prodotto con latte bovino intero essenzialmente nella zona di Gravina in Puglia ed in tutta la provincia di Bari. La scorza era dura, liscia, robusta, di colore paglierino che tendeva al castano; la pasta, filata, non morbida ma quasi, era liscia, di colore paglierino , con eventuale leggerissima ed irregolare occhiatura. Il nostro era a media stagionatura (tre/quattro mesi), gradevolissimamente sapido, nascondeva un aroma preciso di erba tagliata e burro, perfettamente ultimo, per struttura, nella nostra degustazione.  



IL VINO
Uu rosso importante dai Colli di Conegliano, un grande blend fra Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc ed una piccola parte dell’autoctono Marzemino.
Magicamente armonizzato con i formaggi ha dato il massimo nella fase finale della degustazione. Sarà oggetto di specifica scheda sul blog, va qui ricordato solo un eccellente bouquet di sottobosco, tabacco, pepe verde, con le immancabili note vanigliate. Al palato eleganti tannini in un contesto decisamente equilibrato. 


07 APRILE 2019, Degustazione in famiglia con formaggi acquistati in occasione della Fiera "Benvenuta Primavera 2019" in Corso del Popolo a Rovigo.


martedì 9 aprile 2019

71 - Cucina : CROSTATINA CON "MARMELLATA" DI FINOCCHIO, MANDORLE, ARANCIA CARAMELLATA E SALSA AL CIOCCOLATO



"Marmellata" di Finocchio - ( meglio Confettura)
Ingredienti :
- 300 gr di finocchio
- pari peso di zucchero
Tagliate abbastanza grossolanamente il finocchio e fatelo lessare in sola acqua sino a quando diventa molto tenero. Scolare e pesare, aggiungere quindi il pari peso di zucchero. Portare il composto ad ebollizione e fate bollire fino a quando lo zucchero inizia a colorire. Spegnete e raffreddate il composto.


Salsa al Cioccolato
Ingredienti :
- 150 gr di acqua
- 150 gr di zucchero
- 50 gr cacao amaro
- 50 gr panna
Portare ad ebollizione l'acqua con lo zucchero, aggiungere in un sol colpo il cacao, mescolare piano, aggiungere la panna e ottenere la perfetta miscelazione, alla ripresa del bollore spegnere il fuoco, passare allo chinois e raffreddare. 



Farina di Mandorle
Bucce di arance caramellate
Creare delle striscie sottili di buccia di arancia eliminando il bianco interno, fare caramellare con pari quantità di zucchero per qualche minuto.

Pasta Folla

Stendere la Pasta Frolla in stampini rotondi del diametro di circa 10 cm di diametro, aggiungere un giusto strato di Marmellata e spolverare con la Farina di Mandorle. Mettere al forno a 170° per 20÷25 minuti. In uscita aggiungere le bucce di arancia caramellate.
Fare raffreddare e servire con due cucchiai di salsa al cioccolato.



Questa mia preparazione è stata presentata in occasione di ENRICO & L'INGEGNERE 6, il 22.02.2019 alla trattoria "al Ponte" di Lusia (RO) ed è stata appunto preparata da Enrico Rizzato chef del ristorante. Nell’occasione è stata servita con il VERDUZZO PASSITO “SOANDRE" della Cantina Bosco del Merlo di Pravisdomini PN.