domenica 28 giugno 2015

Vino (121) - Bianco Birbo 2013

Azienda: Azienda Agricola Farnea - Villa di Teolo (PD)
Denominazione: Nessuna
Vitigni :  Incrocio Manzoni 6.0.13 / Moscato Giallo / Malvasia
Gradazione : 12,5 %Vol

Forse qualcosa di speciale sta accadendo nei Colli Euganei, già da tempo vignaioli “particolari” hanno superato “la moda biologica” per fare vino e basta.


Uno di questi è Marco Buratti che stupisce con i suoi vini bianchi macerati, puliti, non chiarificati e non filtrati, vini monelli come appunto IL BIRBO.
Il colore lo vedete dalle foto, diciamo giallo arancio brillante, può andare. Limpidezza non ricercata e quindi sorvoliamo, lo mettiamo al naso con acuta curiosità.


Selvatico ma rassicurante, terroso ma non solo, frutta amara nascosta da una certa opulenza di paglia tagliata (la fragranza della mietitura di una volta) che vira verso una certa aromaticità, pepata.
In bocca morbido, scomposto per acidità e nota tannica, gusto pulito e finalmente … sa di vino!!


Sa di vino dei miei ricordi giovanili a Trecenta, la zona meno vocata del mondo per il vino, ma che Trebbiani in bottiglione, viravano di colore (da giallo paglierino a sino a questo descritto) nell’arco della serata: il gusto (solo quello si valutava) era quello del BIRBO…. beh un po’ peggio ovviamente.


Lunghissimo finale salino, ammandorlato, di struggevole pulizia, bravo: sono curioso di assaggiare gli altri vini prodotti da Buratti; colmerò questo gap in breve tempo.


17 aprile 2015, Enoteca “La Misticanza” a Monselice (PD) con Giovanni B.     

giovedì 18 giugno 2015

Vino (120) : Greco di Bianco DOC 2011 


Cantina: Santino Lucà - Bianco (RC) 
Zona vinicola: Calabria
Uvaggio: Greco Bianco (95%) - Altre uve a bacca bianca non aromatiche della Provincia di Reggio Calabria (max. 5%)
Gradazione alcolica: 14,0 + 3,0 % Vol.

Affascinante vino passito, celeberrimo, eccellenza millenaria della Regione Calabria, un vitigno antico (Greco Bianco), impiantato sulla costa jonica dai coloni greci nel 700 a. C. - Si dice sia il più antico vino italiano.



Bello il colore giallo dorato carico, pesante nel bicchiere, sensazione foriera di estrema morbidezza.
Un naso che potremo definire intenso, complesso, fine, dove la frutta la fa da padrona con nette sensazioni di albicocca matura, molto matura, note speziate di zenzero, in primis, e per diluizione una nota amara di miele di castagno ed agrumi.
In bocca dolce, suadente, mai stucchevole per il fatto che una certa freschezza si sposa ad una gradevolissima mineralità.


Ricordi di fichi secchi, albicocche disidrate, panforte accompagnano la mineralità finale che conduce ad un ammandorlato non particolarmente persistente. 
Veramente un ottimo vino, peccato non averlo degustato con un Bastardo del Grappa o un Emmental di Grotta, “combinando” così un intrigante matrimonio nord-sud.




23 maggio 2015, Trattoria al Ponte” di Lusia, con Pietro C., Elisa M., Antonella C. ed altri amici sommeliers.

lunedì 1 giugno 2015

Vino (119) : Bourgogne Blanc - Anniversaire - 2008

Cantina: Maison Louis Latour - Beaune (France)
Zona vinicola: Borgogna
Uvaggio: Chardonnay (100%)
Gradazione alcolica: 13,50 % Vol.

Questo Bourgogne Blanc "Anniversaire" è ottenuto da uve Chardonnay , in particolare dai villaggi di Meursault, Puligny-Montrachet e Chassagne-Montrachet, si parla quindi di zone “mitiche” della Borgogna.


Fermentazione in acciaio, con malolattica completamente svolta, e quindi un vino, probabilmente nelle intenzioni del produttore, da bere entro 2÷3 anni.
Devo dire che bere un 2008, non costruito per durare, nel maggio del 2015 è stata una esperienza che prima mi ha “intrigato” per la curiosità, e poi mi ha convinto che la Borgogna (anche se bianca) è sempre la Borgogna. 



Un vino ricco, morbido e molto ben strutturato, al naso presentava note evolute di frutta gialla senza però tralasciare, ancora, agrumi amari come pompelmo o bergamotto e note mielate da favo.
Buon floreale alla olfazione periferica con acacia, in primis, e ricordi di tiglio.
Giallo paglierino si! ma decisamente cristallino con una notevole consistenza, che in bocca ha portato alla ricordata morbidezza, appena appena, accentuata dall’età.


All'assaggio dunque complesso, stratificato, non freschissimo, con pesca gialla evoluta e frutta secca in un finale che ricordava la nocciola e la mandorla amara.


Un grande aperitivo, in famiglia, domenica 31 maggio 2015, con i cupcakes salati della pasticceria Charlotte di Rovigo.