sabato 27 maggio 2017

Vino (197) : CHAMPAGNE MOREL ROSÉ DE CUVAISON

Domaine : Morel Père & Fils - Les Riceys (France)
Appellation : Champagne Rosé-des-Riceys
Cépages : 100% Pinot Nero 
Alcol: 12,0 % Vol. 



Senza la solita fatica per trovare la microscopica sigla, in etichetta troviamo “Propriétaires Récoltants” fuori dalle solite indicazioni NM, RM, CM… in pratica in questa maison si segue una procedura produttiva del tutto personale, fuori dagli schemi.
Resta il fatto che siamo di fronte ad un grande prodotto, con un rapporto qualità prezzo veramente unico; un rosato ottenuto secondo il metodo “saignée” (sanguinamento) che consiste nel macerare alcune ore prima di spremere le uve, per trasmettere colore e sapore al vino.


Prodotto esclusivamente da uve Pinot Noir, di un brillante color salmone, questo champagne ha un naso con note di ciliegia, fiori (peonia) e frutti rossi, ma anche i sentori di menta ed eucalipto, decisamente intriganti!!
Al palato è potente e vinoso, conduce a ricordi di ciliegia, ma anche di spezie, cannella e pepe di Sichuan, in primis. La struttura è decisamente importante, con un palato cremoso e delicato che introduce anche una buona mineralità, che per diluizione porta a gradevoli note mentolate.


Aperitivo “per tutte le ore” eclettico in abbinamento con pesci in cottura, fritti o speziati, ha per noi trovato un fantastico ”pomeridiano” abbinamento con un grandiosa mortadella artigianale e dei crostini di paté di volatile: ma forse a quell’ora, più o meno va, bene di tutto!!!



05 aprile 2016, Ampelos - Vineria & Champagneria di Ferrarra, con Claudio B. e Gianluca F.

mercoledì 17 maggio 2017

Vino (196) - MÜLLER-THURGAU 2012 K. MARTINI & SOHN

Azienda  - K. Martini & Sohn - Cornaiano (Girlan)  (BZ)
Denominazione: DOC Alto Adige (Valle d'Isarco)
Vitigno : Müller-Thurgau 100%
Gradazione : 13,0 %Vol

Voglia di cucina asiatica, perchè no!, vini bianchi profumati e persistenti per un'ottimo abbinamento.


Vino base che si presenta alla vista con un colore giallo verdolino brillante, molto trasparente con riflessi verdolini ben definiti.
Buona personalità al naso, caratteristica predominante del vitigno (una volta si diceva ottenuto dall'incrocio Riesling x Sylvaner, ora sino a nuove notizie (.... DNA), sembra invece Riesling Renano X Madeleine Royale), con semplici note floreali di acaia e biancospino; più intensi i fruttati con mela verde, pesca e salvia, con leggera chiusura ammandorlata.



Un gran bel prodotto se si considera il solito rapporto qualità prezzo che ovviamente si colloca su un valore elevato.
Ma continuiamo, al palato si presenta con un piacevole attacco fresco, intenso di agrumi e frutta, di buona persistenza, poco sapido, ma che induce a copiosa salivazione adatta ai cibi nel quale lo abbiamo coinvolto. 
Una alcolicità perfettamente calibrata al ricordato frutto ed un finale caldo ed aromaticamente prolungato che induce alla degustazione.



Lo abbiamo abbinato agli antipasti al vapore e fritti, in un ristorante tailandese di "qualità", con un risultato completamente soddisfacente che conferma, in buona misura, le mie idee di abbinamento con questo tipo di cucina. 


  



03 agosto 2014, Ristorante "Asia"  a Cittadella (PD), con la famiglia al completo!!!!

venerdì 5 maggio 2017

Vino (195) : SILVANER 2006 STALLMAN-HIESTAND

Cantina : Weingut Stallmann-Hiestand - Uelversheim (Renania-Palatinato) Germania
Denominazione : Rheinhessen Qualitätswein
Vitigno : Silvaner 100% 
Alcol : 12,0% Vol. 



Il vitigno Sylvaner, che è così chiamato a causa degli acini di colore verde, luminoso, a maturazione medio-precoce, da vini armoniosi ma tessuti prevalentemente su note fresche e personali. Lo studio del suo DNA ha rivelato di essere un incrocio tra Traminer e la varietà "Hunnic" Österreichisch-Weiß (che significa "bianca austriaca”), coltivato soprattutto in Alsazia e in Germania, dove il suo nome ufficiale è Grüner Sylvaner (Sylvaner verde).
Il nostro “ Rheinhessen Qualitätswein” si presentava con un giallo verdognolo caratteristico, di sufficiente consistenza e decisamente cristallino.


Naso inusuale per noi con assieme di fragranza, di floreale e di fruttato preciso, su note di ananas e pompelmo; decisamente speziato sino a sentori di pepe bianco, chiudeva su note minerali, terrose, assolutamente in linea con la grande freschezza.
In bocca importante, decisamente fresco e sapido con note vegetali dove i riconoscimenti più precisi sono da associarsi al basilico ed al sambuco. Finale secco, ancora terroso, di grande pulizia gustativa.
Il vino, per prevalente freschezza, chiedeva a gran voce un piatto con grande tendenza dolce: per quel che mi riguarda l’ho abbinato ad un caratteristico piatto polesano, il risotto con le seppie.



Una storica preparazione del ristorante “al Ponte” di Lusia (Ro) dove le precise note di pulizia del vino hanno completamente accompagnato la straordinaria persistenza del piatto in un grande connubio gastronomico che vi consiglio di provare.




23 settembre 2014, Ristorante “al Ponte” di Lusia (RO) con Andrea S.