Formaggi in ordine di degustazione:
1 - Caprino fresco ai fichi - latte caprino - Alta Langa CN
Un Fresco caprino, a latte di capra crudo, con pasta bianca e rispettoso ripieno a base di fichi freschi. La crosta è assente, il colore è bianco candido, la struttura morbida e cremosa riporta una leggera acidità, magistralmente compensata dal ripieno di frutta: una vera lecornia!!
2 - Burratina pugliese affumicata - latte vaccino - Putignano BA
Prodotta con caglio vegetale questa burratina affumicata si presenta con maggior consistenza rispetto la classica burrata. L’affumicatura naturale conferisce al prodotto un sapore deciso in contrasto con il suo cuore dolce e cremoso che si è fuso immediatamente con la salinità spiccata del vino: abbinamento da vera "chicca" sensoriale!!
3 - Val di Sesto (Val Pusteria) - latte crudo vaccino - Sesto (Sext) - Val Pusteria
Questo, un vero e proprio “Bergkäse” (formaggio di montagna), presenta una pasta color paglierino intenso, compatta, con fitta occhiatura media o grande. Dolce ed intenso in bocca evoca i pascoli di montagna, le dolci note portano ai grandi Emmental, il lungo finale dona sensazioni di morbidezza ben equilibrate dal vino
4 - Piacentinu ennese - latte ovino intero - Provincia di Enna
Formaggio siciliano prodotto con latte intero di pecora con aggiunta di zafferano (locale) e pepe nero in grani.
La pasta presenta una caratteristica colorazione gialla, tendente all’arancione, fondente quello degustato, con un caratteristico sapore di “latte allo zafferano”, non aggressivo ma di grande personalità, con una buona piccantezza che mi ha consigliato di porlo penultimo nella degustazione.
Incredibile finale teso su note gradevolmente amare dello zafferano, giustamente speziate ma che presentano anche dolcezza e note di caffè.
5 - Moliterno al tartufo - latte ovino intero - Sardegna
Un formaggio a pasta semidura, bianca con venature di tartufo che viene inoculato dopo una certa stagionatura portando il tutto ad un invitante aspetto "marmoreo". La crosta, durante la maturazione, viene cosparsa di olio e aceto al fine di contenere la perdita di peso. Quello degustato aveva una pasta semidura, bianca con venature di tartufo il cui aroma veniva esaltato dal connubio con il formaggio. In bocca sapido, pieno, di notevole impatto gustativo e con retrogusto di grande personalità sia su note sapide che su note aromatiche. Un gran bel formaggio!
Il "Domaine Macle" è considerato uno dei più grandi produttori dello Jura.
Il vino in abbinamento |
Quello abbinato, Côtes du Jura 2011, è un vino ottenuto con Chardonnay 80% e Savagnin 20% dal colore dorato con aroma speziato. In bocca ha sapore di mandorle, marzapane, con un finale salino e persistente. La scheda di degustazione del vino nella apposita sezione del blog.
16 Novembre 2018, via X luglio a Rovigo con la famiglia.
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