Premier Cru - Comune di Vertus - dipartimento della Marna nella regione della Champagne-Ardenne)
Esistono di fatto due metodologie per ottenere uno champagne rosato, quella “dell’assemblaggio” (miscelazione di vino bianco con una percentuale modesta di vino rosso) e quella “saignée” con il contatto breve fra bucce e mosto e relativa separazione per gocciolamento (il “sanguinamento” appunto). Il primo metodo, molto usato fornisce prodotti per così dire standardizzati, identici anno per anno non necessariamente però scadenti, il secondo metodo invece fornisce al vino pigmenti naturali che danno particolarità e personalità al prodotto.
Questo Champagne Brut Rosé de Saignée si presentava con una bella veste rosa, quasi cerasuola, brillante e con perlage finissimo che donava in bocca sensazioni decisamente morbide.
Al naso inconfondibile la presenza dei lieviti con una dolcezza di pan brioche, ma anche freschi di frutta e terrosi classici del Pinot Nero che lo compone per il 100%.
In bocca ancora freschezza con note di mirtillo, nespola, melograno e una sensazione finale appena tannica e corposa che indicava una prolungata maturazione sulle fecce.
L’abbiamo bevuto in una sera di gennaio quale aperitivo, decisamente “superaperitivo”, con un cartoccio di pesce fritto con le verdure ed appena “due” seppie alla polesana.
Operazione senz’altro da ripetere.
15 gennaio 2013, Osteria “ai Trani” Rovigo con con Eugenio B. , Davide C. ed i fratelli Conforto.
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