AUTOCTONO POLESANO prodotto da Comini a Baruchella RO
Con i colleghi Sommelier della Delegazione di Rovigo, il 16 marzo 2012 abbiamo organizzato una serata tutta dedicata ai vini autoctoni della zona.
Matarella, Basegana, Gatta, Turchetta, Recantina, nomi strani, poco conosciuti, per questi vitigni: adesso vi voglio parlare di uno di loro, Polesano “cientoperciento”, la Benedina.
Il colore è violaceo, l’aspetto è tutto sommato buono anche per una inusuale limpidezza frutto di sicura attenzione da parte del Produttore.
Al naso si presenta subito selvatico e terroso con le classiche note che il GRANDE VERONELLI definiva “volpine”, anche fruttato, acerbo di frutta rossa.
In bocca è “frescotannico” ma gradevole, con buone senzazioni gustative verso la marasca e la prugna.
Si presta bene ad una facile beva in compagnia ma si adatta ovviamente ai nostri grandi salami con l’aglio magari assieme ai classici “fasoi in potacin”.
Si sa il Polesine non è terra con vocazione enoica, ma questi vini, che ci ricordano l’infanzia (oramai aimè lontana) non sono da trascurare e la loro produzione va continuata, anche nel segno delle nuove tecnologie , senza però snaturarne la semplicità che li rende , in tal senso, importanti.
16.03.2012 - via X luglio - Rovigo con Matteo A.
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