( Premier Grand Cru Classé de Sauternes en 1855)
Bello alla vista con il suo colore ancora giallo dorato brillante con una nota grigio ambrata, oleoso di destrina ed alcool
Da uve Semillon e Sauvignon perfettamente «botrytisé», passati in barrique per circa due anni (credo) presenta un naso fine di agrumi, miele, mandorla, pane tostato e caramello con una nota minerale ben individuata.
In bocca è di grande equilibrio con sapidità percettibile che aleggia sul binomio dolcezza - acidità; non eccezionale la persistenza con note di chiusura che portano verso il balsamico ed ancora il minerale.
Un bel vino, a mio parere di livello inferiore rispetto lo Suduiraut: ha le qualità per combattere le "durezze" dei formaggi erborinati, il provolone di Formia ma forse è bene degustarlo (in giusta e gradevole compagnia) in un enoteca con mobilio d’epoca e gestore pallido, languido, con i capelli lunghi che Vi serve, assieme al vino, una “sciocchezza” di fois gras.
Da uve Semillon e Sauvignon perfettamente «botrytisé», passati in barrique per circa due anni (credo) presenta un naso fine di agrumi, miele, mandorla, pane tostato e caramello con una nota minerale ben individuata.
In bocca è di grande equilibrio con sapidità percettibile che aleggia sul binomio dolcezza - acidità; non eccezionale la persistenza con note di chiusura che portano verso il balsamico ed ancora il minerale.
Un bel vino, a mio parere di livello inferiore rispetto lo Suduiraut: ha le qualità per combattere le "durezze" dei formaggi erborinati, il provolone di Formia ma forse è bene degustarlo (in giusta e gradevole compagnia) in un enoteca con mobilio d’epoca e gestore pallido, languido, con i capelli lunghi che Vi serve, assieme al vino, una “sciocchezza” di fois gras.
27 aprile 2012, ai “Trani” purtroppo con Fabrizio C. e Stefano C.
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