Cantina Sociale di Puianello e Coviolo - Quattro Castella RE
Denominazione : DOC Colli di Scandiano e di Canossa
Uvaggio : Sauvignon Blanc 90% - Malvasia di Candia Aromatica 10%
Alcol: 13,0 % Vol.
Puianiello è una frazione di Quattro Castella (RE) che prende il nome da quattro castelli che sorgono su altrettanti colli, colli da sempre votati alla viticultura. Zona quindi di interfaccia fra pianura e collina dove diversi conferitori danno anima a questa evoluta cantina sociale di Puianello e Coviolo.
Questo che presento è un passito atipico sia per uvaggio che per zonizzazione, pensare ad un Sauvignon Blanc per giunta passito, in provincia di Reggio Emilia è usualmente un azzardo, ma devo dire che questo prodotto, peraltro poi inserito in un abbinamento “ulteriormente azzardato”, mi ha proprio convinto.
Una bella veste giallo dorata presentava anche tonalità grigie quasi “degenerazione” cromatica del verde Sauvignon.
Naso complesso e maturo, di grande armonia olfattiva con le note fruttate evolute, quasi speziate da ricondursi a litchi, nella zona più fresca, sino a papaia, melone, giuggiole mature nella zona più evoluta. Poi ancora spezie olfattive, carrube, fichi secchi, mandorle della fiera.
In bocca vellutato ma non stucchevole, con una veste ancora supportata da una certa freschezza, non prevalente, e da ottima sapidità, in contrappunto ed equilibrio con una dolcezza non eccessiva, caraterizzante, che conduceva ad un finale speziato di vaniglia e zafferano, chiaro indicatore dei due anni di affinamento in barrique.
Un vino che mi ha sorpreso sia per la zona di produzione che il livello qualitativo di tutto rispetto.
E’ chiaro che un formaggio erborinato di media aggressività, perchè no un Pinetta affinato in toscana, porterebbe ad un’armonico abbinamento, ma come detto in questa occasione ho azzardato, e contro ogni saggia regola l’ho abbinato ad una eccezionale serie di gelati artigianali: Gelato amaro di erba San Pietro con Martini bianco, Tisana al mirtillo selvatico dell' appennino modenese, Mele spadellate al profumo di cannella, Sedano con panna montata e Pertus, delizie che ho provato a fine pasto al Ristorante Bar Laghi di Campogalliano (MO).
Ma veniamo a noi, mai l’abbinamento vino-gelato è di semplice inquadramento, le papille gustative anestetizzate dal gelato di solito compromettono l’assaggio del vino; le migliori condizioni vanno ricercate nei casi nei quali il gelato è morbido, cremoso, personale, come in questo caso, ed il vino è dolce e non eccessivamente alcolico. Concordanza quindi, concordanza che ho trovato in questo caso dove la serie di gelati ad aromaticità crescente ha ben interagito con l’aromatica persistenza del vino servito ovviamente non freddissimo. Bella esperienza senz’altro da ripetere.
23 aprile 2016, Ristorante Bar Laghi, Campogalliano (MO), con la famiglia.
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