Cantina : Az. Agr. Daniele Portinari - Alonte (VI)
Denominazione : IGT Veneto
Vitigno : Tocai Rosso 100%
Alcol: 12,5% Vol.
Il Tocai Rosso è coltivato esclusivamente nel Vicentino e, in particolare, sui Colli Berici ed in alcune valli dei Lessini orientali.
Interessante può essere definirne i nomi in giro per Italia ed Europa: in Aragona Garnacha, in Francia Grenache, in Sardegna Cannonau, in Sicilia Alicante, a Perugia Gamay perugino. Non è finita perché sembra che anche la famosa Vernaccia Nera coltivata a Serrapetrona appartenga alla stessa linea di origine.
Resta il fatto che siamo qui di fronte ad un vino biologico di estrema piacevolezza, con lavorazioni in vigna basate solo piccole quantità di rame e zolfo, ed in cantina fermentazioni spontanee senza inoculazione di lieviti selezionati, senza uso di additivi chimici o coadiuvanti, due anni di affinamento in legno e nessuna filtrazione.
Daniele Portinari esce oramai da qualche anno con questo bel vino che riesce a coniugare grande piacevolezza data dalle sensazioni pulite della frutta scura con una mineralità equilibrata, caratterizzante.
Ma andiamo con ordine, vivacità di colore con un rosso rubino, decisamente trasparente e di buona consistenza.
Al naso esplosione di more di gelso in varie e composite declinazioni; si sentono chiaramente sia il frutto fresco che la relativa composta in un’insieme che stupisce ed affascina. Un floreale di rosa decisamente espressa si associa, piano piano, a sentori più evoluti di legno di liquirizia con lieve note empireumatiche quali fumo, ma anche cioccolato.
Splendido!
In bocca un frutto pulito ed elegante, con tannini appena appena percettibili (caratteristica questa del vitigno), sufficiente freschezza su una base ancora fruttata, che porta ad una facile beva; finale fresco e di equilibrata mineralità. Il passaggio in legno non ha per nulla alterato le tradizionali modeste caratteristiche tanniche del vitigno, fornendo chiare indicazioni di grande maestria produttiva.
Per completare il quadro uno straordinario abbinamento con “anguilla in forno di braci con guava e tamarindo”, piatto fuoriserie dei miei amici fratelli Portinari della Peca a Lonigo; difficile per me è trasferirvi la sommatoria delle sensazioni date dall’essere in quel luogo, con quel vino, con quel piatto ma basterà, da Sommelier, ricordare che l’aromatica e sgrassata persistenza gusto-olfattiva del piatto si è magnificamente sposata, sposata e non sovrastata, dalla equilibrata e fruttata mineralità del vino.
Anguilla in forno di braci con guava e tamarindo |
20 febbraio 2016, La Peca | 2 Michelin stars, Lonigo (VI) con Carlo M.
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