Cantina: Union of Vinicultural Cooperatives of Samos (Grecia)
Denominazione: AOC Samos
Uvaggio: Moscato bianco 100%
Titolo Alcolometrico: 15,0 % vol.
Samos è un’isola greca in pratica addossata alle coste della Turchia, da cui si dice provenisse anche Pitagora; famosa ora per il suo moscato che è forse il vino greco più famoso a livello internazionale.
E ne ha ben donde quando si pensi che questo “muscat à petit grains” obbliga a vendemmie complesse e difficoltose, dove gli operatori lavorano su terrazzamenti a circa 800 m di altezza in quanto le uve maturano disordinatamente da agosto ad ottobre.
Questo vino viene prodotto sia nella versione fortificata che in quella Doux Naturel, appunto quella che andremo a degustare.
Di colore dorato pallido si presenta con una veste di accattivante consistenza e luminosità.
Un naso fantastico ricco di profumi primari del moscato che non coprono uno spettacolare floreale di petali di rosa e fior d’arancio; raro sentire un floreale così netto.
In bocca dolce, suadente morbido di albicocche in confettura, supermaturazione di melone e marmellata d’arancia.
Una buona acidità bilancia la dolcezza e le morbidezze date anche da un’alcol naturale che lo porta a 15,0°, non poco per un vino non mutizzato, ancora dolce, ancora moscato.
Persistenza infinita di frutta surmatura si snocciola piano, piano, anche su sensazioni minerali e leggermente iodate.
Un gran bel vino che ghiacciato potrebbe far impazzire con un melone e del prosciutto molto salato.
Bando alle nostalgie estive l’ho abbinato a delle “favette” appena, appena "unte" ricavandone, assieme ai miei amici di degustazione piacere e, personalmente, voglia di andarmene ancora una volta a far "piccolo cabotaggio" fra le Isole Greche........
14 gennaio 2016, “Tavernetta Dante” in Rovigo, con Valentina N. e Luciano P.
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