Azienda Agricola Suavia - Soave (VR)
Uvaggio: 100% Trebbiano di Soave
Gradazione alcolica: 12,50 % Vol.
Un grande vino veronese, minerale oltre il valore del termine, mi ha riportato a sensazioni di pietra facaia, roccia bagnata, classica ed inimitabile dei rosati "de la vallée du Rhône" i Tavel AOC.
Proprio non pensavo che un'altro vino, così diverso, mi portasse verso mineralità di quel livello, pur ovviamente con senzazioni organolettiche completamente diverse (il Tavel AOC è un rosato che deriva da vitigni a bacca rossa), indicandomi subito un percorso di abbinamento verso il pesce crudo.
Ma proseguiamo con ordine.
Un bel giallo paglierino che presenta anche lampi di luce verdolini: freschezza e mineralità sono stati subito individuati.
Al naso la delicatezza di fiori bianchi lascia ben presto il posto a sentori agrumati, forse di pompelmo e di lime, che aprono la strada, dopo la terza olfazione, appunto alla mineralià estrema e piacevole, che di solito caratterizza in modo compiuto una grande struttura.
Assaggio personale ma di buona morbidezza, ovviamente fresco su una base sapida, con orgogliosa ed equilibrata presenza sia di note appena fruttate che di "pierre à fusil".
Ottimo vino che abbiamo degustato in partenza, appunto sulla tartare di dentice, in un Ristorante di mia preferenza, "la Dogana" a Portogruaro, rispettando in pieno i canoni dell'abbinamento, che contrappone la grassezza (senzazione caratterizzante data dal pesce crudo) con una naturale sapidità-mineralità che questo vino ha fornito rendendoci partecipi di una fortunata esperienza.
Il crudo di dentice ..... "la Dogana" a Portogruaro (VE) |
29 maggio 2014, Ristorante la Dogana a Portogruaro (VE) con Enrico B., Paolo V. e Matteo A.
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