Domaine Didier Dagueneau - Aubertin (Aquitania)
Denominazione: Jurançon
Uvaggio : Petit Manseng - Gros Manseng - Petit Courbu
Gradazione : 11,5 %Vol
Questo vigneto 3 ettari si trova a terrazze sulle pendici del villaggio di Aubertin (zona francese dei Pirenei) ed è una creazione di Didier Dagueneau quel mostro sacro del Pouilly-fumé (lo straordinario Sauvignon della Loira) prematuramente scomparso in un incidente nel 2008 a soli 52 anni.
Il vino è ora fatto dal figlio Louis-Benjamin Dagueneau assieme al vignaiolo Guy Pautrat che ottengono così un vino dolce naturale a relativamente bassa gradazione alcolica e con sensazioni, specialmente gustative, fuori, ma fuori dal solito passito.
Si mostra subito di un giallo dorato, cristallino, di buona consistenza anche se non eccessiva in modo da intuire subito che la dolcezza si sarebbe giocata su note sfumate e per certi versi non usuali.
Un naso complesso di frutti tropicali, pesche bianche e, mai sentito così credibile, il mandarino.
In bocca, ciao-ciao, ingresso dolce, salivazione e quasi subito mineralità decisa, "dolce ma sapido" chissà cos'è sta roba: miele sfumato di terra (?): neologismo enologico o forse stupidaggine ma di fatto questo vino mi ha convogliato i pensieri in questa direzione ... sarà la vecchiaia!
Finale lunghissimo dove si percepisce il legno e forse una succosa mela verde che esce precisa nonostante la mineralità.
Ho senz'altro bevuto cose di maggior spessore ma così mai!!
Detto fatto, ho ordinato due crostini di crudo, non molto invecchiato: grande abbinamento percepito dopo una certa diffidenza iniziale ma la "succosa mineralità" del vino e la "sapida tendenza dolce" del prosciutto giovane ci hanno proprio convinto a conclusione di una esperienza degna di definirsi tale.
25.07.2014 - Osteria "ai Trani" a Rovigo con il fortunato Pietro C. - era forse meglio averlo bevuto fra qualche anno .... ne ho un'altra bottiglia.
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