giovedì 2 giugno 2016

Vino (153) : SALVAJE BLANCO (2014 ?)

Cantina : Barranco Oscuro - Cádiar, Granada  
Denominazione: Vino Blanco de Espana
Uvaggio: Sauvignon 100% 
Titolo Alcolometrico: 13,5 % vol.


Barranco (Burrone) Oscuro ha i vigneti più alti d’Europa, sono 12 ettari nella Sierra de Contraviesa vicino a Granada, nel sud della Spagna. Questo Sauvignon Blanc viene da due lotti distinti, uno composto da 800 viti piantate nel 1986 su terreni di ardesia a 1330 m, e l'altro da 500 viti in terreni argillosi a 1300 m.

I rendimento delle vigne è limitato, non viene aggiunta al vino anidride solforosa ne in vigna eseguiti trattamenti che utilizzano pesticidi o fertilizzanti sintetici. Ogni due anni si aggiunge al terreno del compost che aiuta a trattenere l'acqua in questa zona di scarsissime precipitazioni. Uva raccolta a mano, diraspata, fermentazione in acciaio inox con lieviti indigeni presenti nell'ambiente, senza alcuna aggiunta, nessun controllo della temperatura di fermentazione, che peraltro rimane controllata in modo autonomo dato che la cantina si trova a 1280 m, poi un’anno in barrique.


In contro etichetta viene riportata la frase “LA LEGISLACION EUROPEA NO NOS PERMITE INFORMAR SOBRE EL ORIGEN, LAS VARIEDADES IN LA AÑADA DE ESTE VINO”: allora vi ribadisco che è un 100% Sauvignon, coltivato in altura e ottenuto, al di la delle moderne e modaiole definizioni, in modo assolutamente TRADIZIONALE.


Giallo paglierino carico, i riflessi verde-grigio tradiscono la presenza del Sauvignon, al naso si esprime con note fresche ma complesse di lieviti e frutta gialla matura, non classiche note vegetali del vitigno ma fiori evoluti di rosa canina e glicine; finisce su toni decisamente minerali.
E’ chiaro che la “libertà di fermentazione” a cui è lasciato produce in riduzione composti solforati che sono appunto i VERI RESPONSABILI delle sensazioni minerali dei vini.
In bocca super struttura, con tannini presenti, che oltre a questa danno una piacevolissima sensazione terrosa, dunque fuori dai soliti schemi stereotipati dei Sauvignon fotocopia. Il passaggio in barrique si sente, le note speziate si fondono con il ricordato aspetto terroso è portano la mente verso la degustazione dei vini Georgiani, con azione più diluita ma simili. Freschezza. Mineralità.
Che dire, stiamo andando verso nuove frontiere o ritorneremo alle super tecnologie, io non lo so.
“Intanto ogni tanto” bevo vini che “sanno di vino” e  per ora ciò mi basta!!




18 settembre 2015, Super aperitivo alla “Misticanza” di Monselice con Matteo e Marta A.

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